Pubblicato il 15/03/2021 13:52:50
Odio con tutto me stesso la doppiezza delle concessive. L’ipocrisia delle seconde scelte. Eppure questo vino bianco spalanca in me una molteplicità di rese. Affiorare dalla metropolitana, sulla Gran Via imbevuta di imbrunire, raggiungere il civico numero 7 di Calle San Marcos, salire al quarto piano e farmi trincea dell’incomprensione, mentre lascio fare tutto a questi tuoi occhi verdi come foglie di vite, come vetri di bottiglie di birra olandese. Ora aperti. Ora chiusi. Colmi di desiderio e sollecitudine. Come spiegarti che a un certo punto di questo mio corpo, incomincia l’anima? Mi unisce alla tua stanza il silenzio, mentre dentro di me, ancora, prende forma un’altra bugia. Vorrei essere altrove, sebbene io sia qui. E accade che io vada, sebbene io adesso venga.
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