Norma/Maria
Mura di bronzo,
mostri neri e fiumi turbinosi,
giocano col fiore fragile del vento,
col ghigno e col bastone,
con la spada e le fanfare del Sud.
Norma fuggì nel delirio della notte dei tempi,
quando il filtro d’amore,
specchio bugiardo,
era ombra di Caos.
La ricerca della sete discende al suolo di croci,
dove s’annidano i cuccioli e nuotano angeli morti.
Il sepolcro che non ode parla
di una fame di parole auree,
di caligine che avanza nella sera che intenerisce.
Nostalgia di te,
parola di canto e morte.
Le voci glissano verso l’oblio
e tutto ritorna scritto nella carne
con fiamme di colpa e cecità.
Norma/Maria
Muros de bronce,
monstruos negros y ríos turbulentos,
juegan con la flor frágil del viento,
col rictus y con el bastón,
con la espada y las bandas del Sur.
Norma huyó en el delirio de la noche de los tiempos,
cuando el filtro de amor,
espejo mentiroso,
era sombra de Caos.
La búsqueda de la Sed desciende al suelo de las cruces,
donde se anidan los cachorros y nadan ángeles muertos.
El sepulcro que no oye
habla de un hambre de palabras áureas,
de tinieblas que avanzan en la noche tierna.
Nostalgia de ti,
palabra de Canto y Muerte.
Las palabras se deslizan hacia el olvido
y todo vuelve escrito en la carne
con llamas de culpa y ceguedad.
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