A guardia del cimitero delle parole,
fiori nel recinto delle aiuole,
gocce di pioggia e cirri, cuori
e amori d’atmosfera, tra languori
eterni, cieli, lune e stelle,
al lume di candela, la pelle
delle fanciulle è d’alluminio
dicono, nelle notti di plenilunio,
tramonti e albe colorati sul mare,
è tutto pastello su quest’altare
di perfezione. Per i vocaboli
dei poeti l’estrema unzione, amabili
resti di un’arte in via d’estinzione,
un respiro, un rito, una degustazione
di lemmi: commi trasformati in versi
alla cena dei dilemmi, poi il levarsi
del canto degli addii, è dalla porta
di servizio l’ingresso della scorta
degli aedi, il paradiso può aspettare
-è il verdetto della corte delle zanzare-
non ci sono più posti a sedere,
tutti riservati agli angeli con le bandiere.
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