Va pensiero equilibrista
Su di un filo immaginario
Il mio neurone ha senso orario
È in combutta con sinapsi
La diatriba è sull’umano
Che hai più sembrerà strano
Ma la mente che è in solfeggio
In coscienza è un dileggio
E così avanzo pian pianino
I miei passi fan l’inchino
A quell’essere bambino
Che è nascosto dentro Me
In un angolo ancestrale
Con la luce che è soffusa
Ed è legato in ragnatele
Per una vita senza vele
In un mare di menzogne
Sta aspettando la libertà
Come quando in altalena
Spira il vento sulla schiena
Crea brividi sulla pelle
Mentre vibri con le stelle
Quando infine lo ritrovi
Non lo lasciare solo mai
Non c’è niente al mondo
Che ne valga più di lui
Fai in modo che al risveglio
Sulla guancia abbia il sorriso
Come fiamma d’infinito
Per la tua anima immortale
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Gaudenzio Massi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.