Tu che la mia immagine portavi stretta al petto
e t’incamminavi per gli impervi sentieri dei miei occhi
quando erano foschi per nubi inaspettate
e squarciavi il velo riportando la luce
tu che spiegavi vele sulle onde
con la forza del pensiero
e avevi progetti immensi nella mente
e sognavi l’inafferrabile
tu che avevi sempre una speranza
ad ogni tramonto ad ogni luna nuova
tu che come un’ombra mi proteggevi
e come un faro rischiaravi la mia via
tu che non t’arrendevi mai ad ogni mio vacillare
ad ogni angoscia ad ogni affanno
e mi portavi in braccio quando i miei piedi
cedevano stanchi e mi narravi di te della tua vita
tu che sei ovunque e sei per me l’Immenso
dove sei? Mi sveglio sbigottita nella notte
mentre sogno la tua voce udita raramente spesso immaginata
la tua voce lenta e piena la tua voce calda.
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