Molti “AMORI” e un po’ d’amore
“Amore” è un’amor(-)fa religione
con i suoi riti e i suoi officianti
a cui nessuno crede eppure in tanti
fanno la fila per la Comunione
“Amore” che si sogna è fantasia
come un film proiettato su uno schermo
mentre al tuo posto in sala resti fermo
da spettatore o membro di giuria
Ciò che chiamano “Amore” è un malinteso:
sconosciuti s’incontrano per caso
ognuno un poco e per un po’ persuaso
che l’altro è quello che da sempre ha atteso
E’ chiaro poi che “Amore” è una follia
a inventarsi ciò che non esiste
ricostruendo scene troppo viste
finché la vita non le porta via
“Amore” normalmente è una battaglia
fra due vite e due bisogni opposti
dove vincere conta, non i costi
di un’inane infinita schermaglia
Ciò che vien detto “Amore” è una scommessa,
in cui nessuno vince e ognuno perde
sul rosso, il nero, il giallo, il viola, il verde
tutta la posta che ci aveva messa
“Amore” è solo un fatto occasionale
un momento fra i tanti del giorno
senza che esista un eterno ritorno
a rendere quell’attimo speciale
“Amore” è in fondo un accomodamento
fatto di noia e di rassegnazione
fingendo sia la giusta soluzione
all’impossibile disequazione
“Amore” è vita che si mette in mostra
priva com’è di qualsivoglia senso
(parola questa, ora che ci penso,
che come “amore” è quasi solo nostra)
“Amore” è tanti e differenti amori
quello di un bimbo allattato al seno
quello di chi ne ha sempre fatto a meno
o di chi ha infranto tanti, troppi cuori
“Amore” è un cocktail di serotonina,
(per noi nati fra feci e urine)
di dopamina e di endorfine
poi, alla fine, un po’ di ossitocina
“Amore” forse è solo desiderio
ma se si spegne allora cosa resta?
solo gli addobbi finita la festa,
il letto vuoto dopo un adulterio
L’amore che subiamo è tutto questo
caso, bisogno, corpi, confusione,
destino, voglia, determinazione,
e scontri e incontri e anche tutto il resto
Poco più fra di noi che una parola,
soltanto, come “il senso” o “la tua vita”
e può essere vuota o riempita:
non lo farò da solo o tu da sola.
QuinconGioiaFeb21
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