Pubblicato il 27/01/2021 09:33:48
Nella solitudine dell'alba si risvegliano tutti i non so della vita. Non so che sembrano sogni smarriti confusi incerti con il loro non senso. Il silenzio basta a tenerli a bada prima che arrivino gesti e parole. E' un non sapere ingenuo innocuo sordo. Poi invece diviene Non so di un mare in tempesta Non so di un uragano di voci e pensieri. Il giorno che cresce contorna con ricami folli di punto croce quei non so e appaiono mostri. Io stessa divengo un orrendo incarnato non so. Un abisso cupo un vuoto letale con l'anima, come un fazzoletto, stretta in un nodo, per ricordare che voglio andar via via da questo passaggio di tenebre senza luce in fondo. Ma invece resto qui e la sera chiudo i miei conti con il giorno. Uno in meno per abbracciare per stare insieme per sperare. Si perché la speranza è proporzionale alla vita che resta.
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