I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Il tempo
Sento il trascorrere del tempo. Il suo divenire subito ieri. Lo sento scendere sotto la pelle, fra strati di muscoli e nervi e andare irrequieto a fare a rubabandiera col tempo che resta. Passato e futuro si giocano il giorno. Ed ecco perché certi strappi, a volte, nell'anima. Ma son io il giudice di gara e non mollo la presa. Fra le dita, esile lembo, mi tengo ben stretto il presente.
Id: 65276 Data: 01/03/2022 19:25:54
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Il calicanto
Fiorisce il calicanto rami forti fiori di stella. Spunta nel gelo che abita il mondo. Nasce dal freddo che dimora nei cuori. E' fiore d'inverno ma dono del sole, rami di speranza e fiori d'eliodoro, Profumo di rimpianto. Domani sarà ancora inverno.
Id: 65275 Data: 01/03/2022 19:23:56
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Scatole vuote
Perchè io le patisco tutte quelle solitudini là fuori fatte di vuoti, lasciati dalle troppe cose e dalla vita.
Pigiati in scatole senza fondo i nostri mondi si sono dispersi lasciandoci l'anima nuda.
Le riconosco quelle mancanze che gravano i pensieri di pietre, scagliate poi contro cuori innocenti.
Ma forse siamo senza colpa se ignari della nostra stessa solitudine vaghiamo satelliti di un cuore infelice.
Id: 63539 Data: 30/06/2021 18:34:19
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I mostruosi Non so
Nella solitudine dell'alba si risvegliano tutti i non so della vita. Non so che sembrano sogni smarriti confusi incerti con il loro non senso. Il silenzio basta a tenerli a bada prima che arrivino gesti e parole. E' un non sapere ingenuo innocuo sordo. Poi invece diviene Non so di un mare in tempesta Non so di un uragano di voci e pensieri. Il giorno che cresce contorna con ricami folli di punto croce quei non so e appaiono mostri. Io stessa divengo un orrendo incarnato non so. Un abisso cupo un vuoto letale con l'anima, come un fazzoletto, stretta in un nodo, per ricordare che voglio andar via via da questo passaggio di tenebre senza luce in fondo. Ma invece resto qui e la sera chiudo i miei conti con il giorno. Uno in meno per abbracciare per stare insieme per sperare. Si perché la speranza è proporzionale alla vita che resta.
Id: 61973 Data: 27/01/2021 09:33:48
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Se sto recitando
Un punto di luce lì centrale nel nero assoluto d'un palcoscenico, orfano di quinte e fondali. I miei piedi nudi sentono il legno incrinarsi scricchiolio dell'ignoto. Buio e oscurità. Solo quella spia luminosa senza origine alcuna e questa notte intorno, scenografia senza stelle. Eppure io vedo il luogo dove il mio corpo può abbandonarsi e lentamente divenire germoglio senza nome senza voce. Non ho battute sono attrice vuota. Graffio questo legno ogni giorno. Poi lo accarezzo e schegge attraversano le mie mani scorrono col sangue fino al cuore, spine velenose d'un maleficio eterno che nemmeno la morte può risolvere. Perchè rinascerò attrice della mia vita, senza un volto ingenuo già corrotto da passate interpretazioni. Dunque io son... la fortunata che mai più scenderà da questo luogo di finzione? Urlerò la tragedia, il dramma, attraverserò la scena della commedia dei nostri giorni. Non saprò quanto ignara o conscia. Nelle tenebre anonime saprò cambiare, trasformarmi e come un camaleonte confondermi. Io, attrice di ruoli cangianti per incontrare le umane molteplicità. Se sto recitando, allora almeno datemi costumi variopinti e truccatemi bene, che se dovessi specchiarmi non abbia da riconoscermi.
Id: 61972 Data: 27/01/2021 09:32:45
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Di che son fatta
Di che son fatta? Di tempo trascorso di strade di luoghi di volti Son fatta di mare lacrime e sudore E di suoni del sangue il frusciare i rintocchi del cuore e un sotterraneo fermento di versi sparsi nella mia testa E son fatta di voce che echeggia e si spande Di che son fatta se non di astratto e ideali di un nulla intoccabile. E allora mi chiedo cos'é che soffre nell'immaginario essere se anche soffrire è illusorio.
Id: 54322 Data: 02/08/2019 16:57:07
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la voce e le parole#SaveAshrafFayadh
Io, se mi togli le parole, quelle che parlano nella mia testa con una voce che poi non riconosco, se fai tacere quella là che grida per dire la sua verità e mi rimbomba nel petto, io, non ho più voce. Io, posso forse lasciar che vinca quel nodo che è un tutt’uno con la mia anima, quella terribile piena che mi svuota? Io, mi distruggo e rinasco mille volte in un giorno e vado e cerco le mie parole la mia voce.
Id: 35730 Data: 14/01/2016 08:33:50
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Iris
Io sono il vento, dice. Posso portarmi via i tuoi petali blu. Se sei una rosa anche le spine. Ma tu sei un Iris dal cuore di stella. Le stelle, quelle restano. Io sono il vento, ripete. Posso entrarti negli occhi e rubarti i pensieri. Anche i tuoi sogni se ancora ne hai. Ma tu sei veloce e chiudi le porte. Per questo io taccio e riparto da solo
Id: 29237 Data: 10/12/2014 09:00:40
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Noi possiamo
Noi possiamo partire viaggiare in eterno. Fuggire in capo al mondo e nasconderci. Possiamo dormire e risvegliarci. Noi possiamo stordirci con mille menzogne e avvelenarci di parole. Niente si fermerà. Niente ci entrerà nel petto per estirpare il dolore. Ogni volta che apriremo gli occhi la vita s'insinuerà identica. Osservare senza toccare le cose Amare senza abbracciare Piangere in silenzio Credere sempre La forza non arriva dall'esterno. La saggezza non viene dal nulla.
Id: 29236 Data: 10/12/2014 08:56:46
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Poesia di unaltra (Vivian Lamarque)
Mi sono asciugata gli occhi con la manica della vestaglia Fuori piovevano luci sull’asfalto Un gesto semplice come respirare Fuori era buio come la notte Nemmeno t’accorgi Eppure se tu l’avessi visto! Fuori nuvole basse scavalcavano le montagne Con le dita piegate ho fermato la manica sul palmo. Ho aperto i tuoi ricordi La testa s’è chinata Si son chiusi sugli occhi I capelli eran rami di un salice Leggevo come un necessario supplizio La bocca s’è storta per non aprirsi e far rumore Ah se potessi udire il silenzio per sempre! Le spalle ricurve e il braccio pesante Intanto leggevo le tue parole: parole di un’altra Ho coperto gli occhi e premuto forte per fermare l’emorragia Una pena come la mia Chi sei? Poi il tessuto s’è intriso del mare dentro Ho appoggiato la guancia sulla tua vita richiusa e ho pianto.
Id: 29235 Data: 10/12/2014 08:52:32
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Il guardiano
Ai piedi dell'eterno guardiano lascio i miei abiti stretti.
Scuciti, a volte con rabbia o con la pace del nulla. Strappi silenziosi uno sull'altro come fogli iscritti di soli pensieri. Lascio brandelli intrisi di giorni e notti e rimpianti profumi, le mille maschere in marmo, screziato di sogni. Ai piedi dell'antico tiranno poso l'involto del passato, in teli di compassione, ove le labbra disegnano un bacio, impronta del commiato. Il tempo non vince. Mi riprendo la mia anima, vuota, di infinite possibilità.
Id: 26407 Data: 06/07/2014 19:48:18
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Iris
Io sono il vento, dice. Posso portarmi via i tuoi petali blu. Se sei una rosa anche le spine. Ma tu sei un Iris dal cuore di stella. Le stelle, quelle restano. Io sono il vento, ripete. Posso entrarti negli occhi e rubarti i pensieri. Anche i tuoi sogni, se ancora ne hai. Ma tu sei veloce e chiudi le porte. Per questo io taccio e riparto da solo.
Id: 26406 Data: 06/07/2014 19:46:25
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Nostalgia
Non discerne
Nostalgia
non conosce
la dimora di coloro
che incessantemente ami
Se nel mondo
o fuori ormai
Giunge inconsapevole
Nostalgia
A forarti il giorno
E attraversandolo
i lembi tuoi accartoccia
in un dolore
di fiamma chiuso
Così
come quell'amore che porti
allo stesso modo
perennemente brucia
e mai
diviene cenere.
Id: 20109 Data: 22/04/2013 09:47:03
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Anima picccina
Mi lascio
Al tempo d'inverno
Al fosco cielo
Alle piccole rondini coraggiose
che volteggiano nel cuore
Un ideato abbandono
per creare spazio
Un vuoto libero
con bordi cuciti di ricordi
dove i visibili rammendi d'amore
son dolorosi
al tocco dei pensieri.
Ma mi arrendo
All'impossibilità
All'eternità
Alla notte bianca
Senza lasciarmi strappare
alcun brandello
dalla violenza della bufera
dentro quest'anima
rinata milioni di volte
eppure piccina
di lacrime e sorrisi.
Id: 20108 Data: 22/04/2013 09:44:50
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Cuore
Muto e cieco
il buio
orfano di sogni
dove nei piccoli fori
dell’alba cresce
l’edera del giorno
Vado
Si!
Vado
tra le foglie scure
scalando il risveglio
Piantando pensieri
- chiodi sottili
tra labbra e occhi -
Respingendo
i ritratti
del mondo in attesa
Strappo radici
e salgo
E poi l’eco del cuore
e di coraggio ostinato
il sangue
ripete:
ama!
Id: 20107 Data: 22/04/2013 09:42:58
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Ombre
Sui muri
è gremito il vuoto
Colmo
di semioscurità
Come d'estate l'ombra
che provoca sollievo
Ma qui son veli
di sogni e ricordi
Un lacerare ininterrotto
nel tempo
del tempo
E' vero
questo mio film
sconnesso
confuso
E poi perfetto e nitido
Non ci saranno repliche
Non qui
Non qui
Scorrerà stentato e dolente
nel cuore
O comunque
ove un cuore essere dovrebbe
La stagione infinita è finita
Quello che ero, che fui
Eppure sono.
Ora io reggo i legami
Coloro che tennero i miei
non sono più
Solo parvenze che attraversano
pareti sgombre
Spettri che più nulla hanno
qui da attendere
Nulla da compiere
Id: 19965 Data: 12/04/2013 10:00:54
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Primavera
S’infrange
Si sfalda
d’arcobaleno un eco
Nel vento i semi
-scompigliate note-
Un fiore sboccia
S’invola la fenice
Così chi un giorno ama
ama per sempre
Id: 19964 Data: 12/04/2013 09:52:05
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Nostalgia
Non discerne
Nostalgia
non conosce
la dimora di coloro
che incessantemente ami
Se nel mondo
o fuori ormai
Giunge inconsapevole
nostalgia
a forarti il giorno
E attraversandolo
i lembi tuoi accartoccia
in un dolore
di fiamma chiuso
Così
come quell’amore che porti
allo stesso modo
perennemente brucia
e mai diviene
cenere.
Id: 19963 Data: 12/04/2013 09:49:32
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Le caramelle di papà
Se stai ascoltando papà
ti chiedo perdono
Sono entrata nella nostra casa
nella tua casa
Come una spada
ho squarciato tutti i ricordi
brandelli di lamenti
Ovunque un pianto delle cose
Ho macchiato il tuo odore
con lacrime infinite
Solo un attimo mi sono accasciata
a stringere stringere stringere
tutta quella nostra vita
la tua vita
Ti chiedo perdono
Dalle tasche sformate
ho rubato tutte le caramelle
le tue caramelle
manciate sparse sulla mia gonna
Il cuore rotto
senza coraggio.
E le ho buttate via
via con la mia infanzia
via via conla mia adolescenza
via via via con i ricordi
Perdonami papà
per tutte le caramelle
che non scarterai mai.
Id: 18905 Data: 28/01/2013 09:39:57
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Il benjamin
Oggi è sparito l’azzurro
nell’autunno del mio
amato benjamin
che dolce
a me volea nasconder
la malinconia
di foglie dorate
sotto il prospero fogliame.
Quell’oro afflitto di partenza
quel sintomo ineluttabile
Ma amandolo
le ho scorte
e teneramente
ho raccolto ogni distacco
una lacrima
scendendo nella gola
inaspettata e disattesa
Nell’inspiro
giunge a tratti l’umidità
del mondo
ove con greve densità
tutto procede
come giusto sia
Si prepara l’oscuro cielo
all’orizzonte
a velare ogni contorno
Vorrei celasse il mio
per liberamente
come foglia
volando
uscire dal tempo.
Id: 18904 Data: 28/01/2013 09:38:53
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Edera
Odo il rumore dell’edera
mentre guadagna gli spazi lassù
Foglie lente di sospiri
e d’occhi chini
Risolute ad esplorare l’oltre
Recitano esse gracilità
nei tralci snelli
che invece
radicati e attenti
conquistano eternità
Fossi foglia tenace
verde d’ostinata attesa
Fossi di gioia infusa
di sole
d’aria
e d’ombra anche
che quieta
sui rami miei ripari
Cantassi l’anelito
d’un arbusto audace
con mani aggrappate
all’azzurro
Id: 18903 Data: 28/01/2013 09:37:42
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Colori
Arde lo spirito della vita Nel rosso anelito infinito Dell’essere suono Odo E mi pare Così bella Così cara e amata Questa mia voce Con un azzurro intenso nel respiro chiaro Sento Non so dove: Così fuori di me Così profondamente in me Un canto antico Fluire verde speranza nuova. Sono suono Solo suono Limpido liquido lucido giallo solare Sprofondo Inebriata precipito nella mia stessa voce -Volo pindarico in caleidoscopici spartiti- E non c’è tempo E non c’è spazio Nell’indaco magico dello stupore E’ un fluttuare nella mia stessa essenza: bianca, candida, trasparente e inebriante luce di rivelazione.
Id: 8601 Data: 26/05/2011 10:03:57
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Alla morte
Hai chiamato? Ed io sono giunta accanto alla fine. Quieta ho afferrato quel che rimaneva di vivo. Ho soffiato parole suggerite dall’eternità lette nel lampo del temporale. Volevi me? Ed io non ho avuto paura. Perchè il mio coraggio è per te fallimento Il mio stomaco duro Il mio respiro affannoso I miei occhi asciutti sono la tua rovina. Hai fatto il mio nome? E potevi portarmelo via insieme a questo vivere logoro. Te lo chiesi e quante volte… Ma tu non vuoi incubi che non ti appartengano Non vuoi angoscia che non ti spetti. Così resta inappagata la tua ossessiva brama. Che fai mi aspetti? Si, rimani con fauci spalancate Osservami pure le debolezze Con la mia rabbia ti schianterò lo sguardo Ti irriderò nel canto e annienterò il tuo dominio Ti sconfiggerò nella poesia.
Id: 8576 Data: 23/05/2011 09:11:46
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Principessa
Ho riempito di vento i sensi Col drago rosso del sole ho danzato sull’acqua Ho colmato di luce gli occhi con gli argentei riflessi dei pendii mentre l’orma lieve lasciava nell’aria la farfalla È tempo. L’ape regina s’è svegliata. “Principessa” m’ha chiamata. Ecco: ho un regno d’edera tenace di petali in tempesta di sorrisi distesi sui prati di rami con foulards di rose Un regno di montagne come balconi affacciati su mari burrascosi di finestre ghermite da tendaggi di nuvole. Ho un regno che nessun dolore strapperà dal cuore
Id: 8575 Data: 23/05/2011 08:45:24
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voglio colore
Voglio colore mi serve guarire qui dentro nel cuore. Lasciate fiorire nell'anima rose profumo curioso di mille e più cose: un che di gioioso brioso festoso. Colori e colori mi serve sognare li voglio signori lasciatemi fare.
Id: 5825 Data: 01/11/2010 18:08:28
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