Madre terra, guarda i tuoi figli
alti e aitanti
perduti in se stessi.
Un tempo eri un giardino fiorito
soddisfacevi le loro necessità
l'aria serviva a respirare
le nuvole a far cadere la pioggia
l'acqua a bere e dare la vita.
Poi sei diventata sterile ed arida
per la loro ingordigia.
Noi, i tuoi nuovi figli
siamo ora al tuo fianco
la tua vita è la nostra adesso.
Non apparteniamo a quei governi con denti affilati
che banchettano con le nostre vite
muscoli per carne
sangue per vino
succhi scarlatti colano e
lasciano che tutto lo stupido affamato discorso
scivoli giù lungo il mento.
Accenderemo fuochi di libertà
danzeremo intorno al tuo trono
nei prati al suono della vita di un albero
dentro e fuori le ombre e
rideremo con la brezza del mattino.
Indosseremo le nostre armature
la libertà sarà il nostro scudo
saremo i combattenti della luce armati d'amore.
Cavalcheremo la terra e impareremo a guidarla
la sentiremo muoversi sotto di noi.
Ci sentirai tutti intorno a te
ci sentirai cacciare stanchi di corde d'arco
uragani notturni
rapaci d'amore e libertà.
Troveremo un posto in cui potremo sdraiarci e
guardare il mare ondeggiare
cammineremo sulla sabbia con le nostre donne e
vedremo crescere i nostri piccoli.
Volgeremo lo sguardo ad est
verso nuove albe...
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