Ho visto una moltitudine di gente
affiggere peccati ai muri dell'abominio,
l'immoralità dipinta sui volti
con risa di scherno sulle bocche,
danzare sull'altare della giustizia
calpestandola,
trascinare la fede nella polvere
con corde legate a cavalli in furioso galoppo.
Corpi abbandonati alla lascivia,
scintillio di lame affondare in ventri e gole
come bastoni conficcati nella terra,
sangue sgorgare da quegli squarci,
gonfiarsi,
ribollire di silenti grida di pietà e giustizia...
Ho invocato quella divina... di giustizia,
nessuno m'ha ascoltato lassù,
abbandonati alla mercé dei mercanti di vita
come agnelli sacrificali.
Allora... sarò io l'angelo vendicatore,
vestirò ali di drago
e tremenda sarà la mia ira.
Il mare ribollirà come un oceano di lava,
il vento ruggirà furioso sradicando ogni cosa,
le nubi oscureranno e inghiottiranno il cielo,
calerò su di loro spargendo fiamme
come semi portati dal vento.
inonderò di fuoco e terrore il loro animo,
purificherò i loro cuori,
la terra sarà scossa fin nelle sue più profonde intimità,
si aprirà,
ingoierà ciò che rimarrà di quell'orrore,
poi,
affiderò le ceneri al vento
per ricordare,
per non dimenticare
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