Frammenti di una limpida rugiada
cadono lievi su di me, pungenti,
come lama affilata di una spada.
Nel silenzio di tante albe nascenti,
ogni sua goccia il segreto racconta,
storie scordate, sfornite di impronta.
Arde d’amore la fiamma al disgelo,
lasciandosi alle spalle il lungo inverno,
immune, lei appare, priva del velo,
come un cuore avvolto nel fuoco eterno,
che pulsa vita e rifulge speranza,
distruggendo l’ombra della costanza.
Sciogliendosi presto in liquida luce,
si trasformano in veri e propri alfieri,
rigagnoli dorati che l’aura ricuce,
di splendore tracciandone i sentieri.
A lungo il pensiero resta scolpito,
ravvivando ogni stupore sopito.
Avvolgendo sentimenti fatati,
in un manto perlopiù luminoso,
mi guidano verso regni incantati,
Il ciel tocca la terra, nel riposo,
un sogno trova dimora e favelle,
fiorendo in giardini colmi di stelle.
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