La cresta innevata non spauriva. Non più della terra
quando tremava o il cratere era un ribollir di lava
Il pensiero… un pargolo talvolta portato in braccio
più spesso condotto per mano
s’arrendeva all’erta stanco
precipitando giù in prossimità del cuore
dove non era mai inverno e dove la quiete regnava
onorata promessa d’un tempo d’attesa.
L’unico oro a risplendere assieme al sole
il sorriso sbocciato a sorpresa
un dono di attimi di spensieratezza
sfuggiti al groviglio d’un gomitolo.
Ma in quell’intrigo ostinata cercavo il filo
che avanzava lento e senza spezzarsi.
Così pure il mio cammino.
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