Pubblicato il 24/11/2010 00:08:45
Sono di me stessa l’anima esteriore E mi amo intensa Come se mi fossi sposa Oppure ossa e amabile carcassa. E l’indole mi è pane Fame e ruvido languore
Sono di me stessa l’indice del tempo. Il gesto attuato e quello che distanzio Citandomi intervallo E pausa alterna Come se mi fossi vita O sangue caldo in vena
Sono di me stessa la volontà precisa E il polso che contempla. Lo sguardo inflitto tomba agli avvoltoi E il cuore mio lo adoro Ferendolo scandendo al patimento Come se mi fossi amante E Babilonia sposa
Sono di me stessa il boia e la sentenza. La presa stretta e quella che lasciai. La voglia rivelata schiva e irriverente E ancora del respiro la trazione Mi cerco anche dormendo Come se mi fossi madre senza amore
Sono di me stessa la difesa E pronti ho i denti alfieri Crudeli ai limiti dei cieli E per frenare l’ira io mi prego E chiedo agli incisivi la pazienza Come se mi fossi miele Cariandoli carezza
Sono di me stessa il nome. La voce e il grido dirompente E ascolto mi venero in silenzio Come se mi fossi figlia E bibbia alla genesi dei venti Liberati a echeggiare
11/7/08
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