C'è modo e modo di scoprire
che il confine è d'aria e luce
quant'è profondo l'Universo
respirando forte per esempio
sull'orlo di tossire oppure
sgranando gli occhi su di un filo d'erba, all'imbrunire
contando i petali di un fiore
cercando conferma a un altro amore
che non sia il proprio travestito.
Sotto la pioggia dare la caccia a pozzanghere appena compiute
tirare le somme e credere che non tutto sia perduto.
Chè va e viene la voglia di vivere
e non c'appartiene che un sentore di ruggine.
Dell'ingranaggio siamo il flusso, il meccanismo complesso
l'audacia nel passare attraverso e non oltre
la straziata compostezza dell'essere.
Con la consapevolezza necessaria
che accada ciò che deve accadere
si affronta la voracità dei giorni a venire.
E quando di schianto poi si manifestano
attimi di indicibile bellezza
essere pronti ad afferrarli con la fragilità
di professionisti senza alcuna esperienza.
Polvere siamo e polvere di stelle torneremo ad essere
nella notte incandescente.
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