UNA BRUTTA POESIA INCONCLUDENTE
Sono superflue e vuote le parole
Messe qui in fila a dire poco o niente
Men che meno nell’enfasi e da sole
O nel brusio confuso della gente
E poi perché sono soltanto nostre
Come ci fossimo apposta inventati
Delle private fantasiose giostre?
Chi forse mai degli altri animati
Le usa, chi dei vivi sulla terra?
Parlano i gatti, i cani, i delfini?
Dicono amore, morte forse guerra?
E s’è così, perché noi così affini
In questo buio che tutti ci afferra
Restiamo stretti nei nostri confini?
Quin Nov20
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