Pubblicato il 20/11/2010 23:44:16
Odo ciò che si muove Sussurrante alle lancette di un tempo anche stamane dal fondo della mia dimora arriverò trionfante al mio quotidiano appuntamento. La lancetta che segna il mio ultimo pensiero E impaziente sentirò il battito dell’orologio raccontarmi il canto tic toc-tic tic tic- toc toc toc Granitico perché muoversi altrove è un lieve morire
E nell’animo disorientato la foglia che il vento mi sparge Nelle lunghe notti gelate mi confido alla luna che lentamente mi consuma e un po’ mi rende compagno. Il moto della mente attratto per fisicità lunare esalta e abbassa il mio senso di epoca Di chiedere l’ultima sigaretta prima di cadere Di raggiungere o smarrire il mio ultimo appuntamento.
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