UTERO
Oh cullami stavolta
Come mai sono stato cullato
E siano il tuo volto e il tuo seno
Cielo e terra di un orizzonte
Concavo, in attesa, ripiegato
Intorno a me nascituro sereno
Questa volta davvero preparato
Forte di te, non segnato da un meno,
Acqua che sgorga da una piena fonte,
Anima in pace, corpo acquietato.
Quel che otterrai non sarà più un poeta
Dal canto acuto che scavalca gli anni
E turba anche l'anima più forte
Ma un uomo saldo, dalla vita lieta
Che saprà governare gioie e affanni
E andrà tranquillo incontro alla sua morte.
QuinNax15
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