Pubblicato il 30/08/2020 15:59:19
La chiamano saudade. Questa cosa che mi chiama oggi davanti al lago attraversando antiche contrade e vie conosciute che non mi riconoscono.
Qui l'aria sa di gobbetti e alborelle ______________(tienine sempre una, da sotterrare per i vermi) sa di maglioncini annodati al collo o in vita ______________(ahi vita ohi vita mia) sa di goccioline di foschia quella che piove dalle nuvole, dalle cime dei monti fino all'acqua del lago, e ne fa un tutt'uno col cielo. Qui qualcuno mi aspettava forse proprio qui, su questa panchina sotto le stesse foschie e lo so che poi sono arrivato. Qui aspetto un poco anch'io e lo so che nessuno arriverà sono io che vado.
Vado con lo sguardo, seguendo la linea che taglia il monte fino ai castelli in aria e ai falchetti, che volteggiano lenti ai falchi e agli sparvieri sull'acqua. Intanto la fontana getta altra acqua nell'aria già carica qualche spruzzo arriva fin qui a ricordare che ho l'età in cui ci si scorda, ci si scorda dell'età e del maglioncino arriva a ricordare che sarà meglio rientrare. Prima che piova.
Prima che io scordi che qui non arriverà nessuno. (foto mia) 
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Franco Bonvini, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|