La cavalla aveva le tue ciglia
due corte frangette pettinate con cura
una su ogni occhio
morbide come polpastrelli
buone anche per fare il solletico.
Lei era al sole
come le foglie più in alto
e mi guardava come fanno i cavalli
pensando "io invece sono un cavallo"
le ho toccato la fronte
ed è stata come
un tavolo di legno sotto una tovaglia
il collo
una cosa viva e calda
come una corrente in mare aperto.
Guardava me
che i tarli mi hanno scavato tutto dentro
e se ascolti su un punto del mio petto
puoi sentirli bene
che ancora rosicchiano.
Il tuo
non è un corpo per esprimere collera
ad esempio non hai dita da serrare
hai quattro zampe
come le sedie di una volta
e puoi farci rumore
poi però
sai fare quella cosa con la bocca come
gli occhi dei bambini
quando li chiudono per non esistere più
ed hai fianchi stretti come un collo.
E quando cammini
stai mano nella mano con l'aria.
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