Pubblicato il 14/08/2020 19:19:11
Quei chilometri di via dalla prigione alla finestra al vento alla sua danza tra le tende al tuo sguardo mosso alle smorfie in cui piegava il viso ogni qualvolta la voce con un tintinnio di campanelli spezzava il silenzio incredulo a quelle pause inattese, quei chilometri ora non sono che un tratto di matita cancellato ammasso di polvere d’una strada chiusa. Ora lo spazio è angusto piantonato. Un nicchio che un faro di sorpresa alluma.
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