Era blues
2019
Era blues
Toccavamo la sua voce
e guardavamo il vento fermarsi
sui campi di cotone
Il Mississippi ci colava addosso
e io scrivevo sul suo ventre sudato
parole delicate
mentre la cameriera mi fumava in faccia
e non sorrideva affatto se strappavo
ogni tanto
pagine di quaderno per farci
aeroplanini di carta da lanciare in aria
E tu bevevi litri di acqua ghiacciata
per redimere i pensieri
e ogni tanto ti alzavi
seguita da una scia luminosa
di profumo al bergamotto
e da un coro di rane invidiose
Santiago
2019
Furono le notti bianche
a essere le più belle
Lune color latte
pendevano dai cieli traforati
di Granada
Dondolavano dai fili
con grazia lieve
Soffi sottili
racchiusi in bolle di sapone
a illuminare l’aria
E fu un Santo
apparso su un cavallo
a uccidere le lune
con la spada
Caddero a una a una
dentro il mare
La signora persa nel tango
2011
La signora persa nel tango
aveva una treccia lungo la schiena
e un abito nero svasato a campana
sotto portava pizzi e merletti
ma non è dato sapere
Messa sui tacchi a spillo
tirava su un bel culo da creola
Era abbastanza normale per gli occhi
scivolarci un po’ sopra
come lumache bavose
nelle piogge d’estate
La signora due cannucce e un bicchiere
con dentro una coca
e gli occhi gelosi di una cerva golosa
mostrava un sorriso schioccante
e aveva un sudore leggero
al profumo di pelle
Così sciolta nel tango
sotto mani precise
con aria indecisa
sfiorava l’amore
in molteplici abbracci
A vederla di notte
dormire distesa sui fianchi
la signora vestita di nero
coi calzini di lana
non avresti scommesso una lira
sui suoi sogni proibiti
sulle dita intrecciate sotto pizzi e merletti
ovviamente nascosti
Che peccato mi dissi
sfiorando due labbra glassate
non mi lasci ancora sgusciare
il suo piccolo seno
al gusto di mandorle appena tostate
che non voli sui camini di fata
che non legga le fiabe
e che prenda troppi amari caffè
dalle sei del mattino
[ da Poesie scritte camminando, Sandro Sacco L'Erudita ]