Pubblicato il 21/07/2020 16:53:53
Barbàglio Con la barba lunga di otto giorni ho avuto il coraggio di passare davanti ad uno specchio a figura intera, è stato come transitare ad un incrocio e vedermi arrivare da tutte le direzioni, come essermi visto a settantacinque anni, età che difficilmente potrò -un giorno- festeggiare. Le mie rughe riposano beate su di un cuscino dalla federa bianca, come l'abito, che non hai indossato per me, non le indosso. Ancora non ho progetti di dentiera o offerte speciali sul catetere, ma me la cavo bene ad incespicare su libri di poesia inutilizzati. Pensavo proprio adesso alla fortuna del nostro amore, morto di dolore e non di uggia, ricordi? Era una vigilia di Pasqua, splendeva nei tuoi occhi la mia croce e non sapevo darmi un'età.
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