Equilibrio e abbandono
del mare che controllo
il mezzo del mio fine -oh sì,
vertigine di nervi da quietare.
Io Palomar, se un flutto sale io sono
crociera d’occhi e disseziono
strascichi: in un puntiglio vigile,
e morto al mondo.
Vado perdendomi
per questo mal andare
e torno giù lungo le sponde
cerco armonie e rimedi
non conformi, in presagio
di un’onda porpora che unisca
i due emisferi cerebrali.
“Si metterà a descrivere ogni istante della sua vita,
e finché non li avrà descritti tutti non penserà più d’essere morto”
Italo Calvino, Palomar
Poesia in Euterpe n. 31
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Rita Stanzione, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.