Pubblicato il 09/11/2010 17:24:28
Un pò più in alto un pò più lontano
Guardo negli occhi i santi e delle aureole faccio trespolo.
L'alba è il mio Natale il tramonto annuncio d'eterno.
Sulle vostre teste io vivo.
Torno ad ogni solstizio a cercarle mie tegole, un pò più sbeccate, un pò più fragili, come me.
Questo limbo è la mia casa e quando è notte piego il capo sotto l'ala e ascolto...
tu tum, tu tum, tu tum...
Riconosco quel vibrar di tamburo come le gronde, come le guglie dei campanili, che ad ogni spinta d'ali sfioro ed accarezzo, riconosco questo posto e questo profumo, riconosco te cuore mio, che ogni giorno mi fai spiegare le ali per guardare negli occhi i santi sui campanili.
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