Lo splendore del grano al tramonto
disegna nell'aria il ricordo
dei pesci che mutano in fiore.
Era a questo che andava il tuo viaggio,
coi bambini sopra le spalle,
aderenti, in cadenza, ai tuoi piedi.
Per quelle gocce dorate piangevi,
più che parlare, svelando
un sorriso con gli occhi di fame;
una fame originale
di chi mangia ogni cosa con gloria
sia pure una crosta di pane.
Non potendo pregare, pregavi
bisbigliando dei gesti sui fiori,
e se usciva una rosa più chiara
sembrava l'avessi riavuta
quale erede di lunghi silenzi -
come una sorgente che ignora
il proprio destino scendendo,
ma il continuo scorrere scava
riempiendo ogni vuoto di luce.
Ti credo in profondo una sposa
da sempre presso il suo sposo,
nell'unica forma, l'unione,
e disposto a questo soltanto,
senza aggiungersi mai.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Amina Narimi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.