Pubblicato il 06/11/2010 21:23:57
RADICI CILENTANE
Una vanga antica abbandonata, appoggiata ad un muro esterno di un vecchio casolare isolato nel mare verde delle colline cilentane, dallo stelo scheletrito rosicchiato da famelici tarli, dalla staffa consumata dai poderosi scarponi di contadini non sindacalizzati, riporta alla mente del poeta le forti e motivate radici cilentane. Narrerebbe – forse – storie semplici di pane condito di sudore, di sforzi inumani per dissodare l’avara terra sovente pronta a negare quanto dall’uomo programmato, nel corso dei giorni, nello scorrere dei mesi, nel passare degli anni.
Le radici cilentane sono dure a morire.
Catello Nastro
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