Non posso più ascoltare
queste tue parole che accendono brace
senza che il cielo possa tentare
di recare aiuto
a questo mio infinito pianto,
colmo di tristezza
quasi da non poter più respirare.
Vivo il mio dramma coperta da ombre
che offuscano il mio domani.
Sono un’anima contrita satura di sale,
adagiata nella guazza serale
priva del polo stellato
e scevra di luce siderale.
Le mie forze sono allo stremo,
orfana del mio Creatore
di cui sempre confido,
priva della sua Beatitudine
ma gravida della sua vicinanza:
- A Lui mi rivolgo con grande speranza
perché possa dissipare
questa enorme sofferenza.
Grazia Denaro
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