Pubblicato il 16/05/2020 23:34:47
e ti parlerò allora come pel cielo rilucon le stelle, figlia, io che son da sempre affamato di notti e di tramonti che’ la paura è men forte al chiaro di luna, e a patti il corpo scende col sogno quando l’anima s’invola. Segui la tua musica, figlia, io sarò silenzio.
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