Cessato il ritmo delle cose intorno
che detta azioni e priorità
il tempo poi s’arresta d’improvviso
e l’ore han più minuti e lente
vanno al declino, ad una ad una.
S’accompagna a tale sensazione
una quiescenza che non è riposo
ma innesca l’iter di pensieri dolorosi
e tristi eventi, di fatti che han lasciato
in noi profondi solchi, ricordi
che si pensavano sepolti
ma son riemersi forti.
E ci si accorge che il ruminare
il bolo è fatica che strema.
Ed il ritmo di cose nuove,
che all’inizio paventa, è minor stento
ed allontana silenzi che fan rumore.
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