Affiancati i nostri passi
seguono un ritmo coordinato
e in sintonia.
Sento la mia fragilità nell’ascoltare
la tua assennatezza nel dissertare
su ciò che da ora sarà il nostro futuro
e dei giorni che si apriranno
a questi viali tanto belli e sconosciuti
in cui un vento nuovo ci accompagnerà
in un cammino condiviso.
Tutto è più vasto e più umbratile
in questo giorno di foschia,
ma i timbri e i suoni che aleggiano nell’aria
mi giungono come gradevoli armonie
di una danza.
Sento che amerò di cuore
questa città tutta da scoprire
che mi attrae per i suoi suoni ovattati
ed i colori grigi un po’ spenti:
dalla mia anima
già scaturisce un canto
rivolto al suo cielo
dall’aria densa e profonda.
Grazia Denaro
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