:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Sei nella sezione Prosa/Narrativa
gli ultimi 15 titoli pubblicati in questa sezione
gestisci le tue pubblicazioni »

Pagina aperta 48 volte, esclusa la tua visita
Ultima visita il Thu Jan 2 11:25:30 UTC+0100 2025
Moderatore »
se ti autentichi puoi inserire un segnalibro in questa pagina

Chocolate Hills

di Rita Mura
[ biografia | pagina personale | scrivi all'autore ]


[ Raccogli tutti i testi in prosa dell'autore in una sola pagina ]

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 30/12/2024 15:55:35

Edel era incantata nell’ascolto di quella voce soave e così dolce. Amava ascoltare dal suo piccolo banco di scuola, storie e leggende che nella loro delicatezza creavano quel velo di magia che la portavano sempre a fantasticare. La maestra continuava a raccontare e lei proiettava la sua attenzione verso quei magici istanti:

‘ molti di voi non conoscono la storia della nostra isola di Bohol. Secondo le leggende, nell’isola era presente un gigante buono che era da tutti chiamato il dio Arogo, un giovane semplice, non umano che nella sua solitudine finì per innamorarsi di una ragazza mortale di nome Aloya. La mortalità sopraggiunse la ragazza in tenera età e il cuore dell’immortale gigante si sgretolò in mille frammenti. Inconsolabile nella sua sofferenza e distaccamento dal suo amore, pianse ininterrottamente creando dalle sue lacrime delle colline che presero il nome di Chocolate Hills’. Così la maestra era solita attirare l’attenzione dei bambini per insegnamenti che racchiudevano leggende, modi di dire, geografia ma soprattutto curiosità verso uno sviluppo del pensiero. Ogni lezione doveva portare un ulteriore ricerca che veniva affidata ai più piccini, alcuni dovevano documentarsi con immagini, altri dovevano studiare la vegetazione, altri gli animali presenti e così nella raccolta di tutto il materiale e dei racconti familiari si approfondiva il luogo, la cultura e il cambiamento nel tempo.

Fu così che Edel possò degli anni spensierati, conoscendo e scoprendo le meraviglie del territorio con le sue fragilità, i cambiamenti stagionali e sorprendenti colori, gli animali e le biodiversità, le leggende e la bellezza del passato così legato al suo presente. Il legame con quelle colline così particolari e colme di fantasia e colori variegati, regalavano nella loro mutazione stagionale, un verde intenso e un marron che ricordava quel colore cioccolata. Molti erano gli animali che animavano il territorio, tra cui il tarsio, un animale simpatico tipico di quelle zone, col suo carattere così restio e timido che rispecchiava in parte quello riservato ma attento di Edel. Sin dall’infanzia aveva passato ore e ore ad osservarlo nel suo stare così calmo e raggomitolato ma sempre vispo e quegli occhi così grandi.

Gli anni trascorsi, l’avevano portata a diventare una guida turistica. Aveva sempre voluto far conoscere il suo paese ed entrare in contatto con persone nuove e diverse. Un giorno durante uno dei soliti giri turistici, conobbe un ragazzo proveniente dall’Europa, Brando, attento, premuroso e colmo di quella curiosità che avrebbe movimentato la sua solita e tranquilla vita. Il suo lavoro si poneva a disposizione sia di gruppi di viaggio che di singole persone. In un solito venerdì di fine anno si era ritrovata nella hall del piccolo albergo di Loon che nonostante l’aspetto poco invitante per la sua colorazione simile ad un caffè latte, più vicino al caffè che al latte, attirava per la sua caratterizzante semplicità l’attenzione di molti visitatori. Le abitazioni portavano un aspetto semplice, rivestite di legno e finestre colorate.

Tra i due ragazzi si instaurò da subito una sintonia naturale, parlavano e sorridevano alla vita, erano in sintonia su discorsi e scherzi, si stuzzicavano e cercavano e ponevano nelle loro scoperte speranzosi discorsi di fine giornata. La mattina del 30 dicembre Brando e Edel avevano già in programma una gita nelle colline di cioccolato, Edel oramai era abituata a passare le feste a lavoro ma quest’anno sentiva che sarebbe stato diverso.

Si incamminarono nei sentieri delle montagne e Edel non mancava di descrivere la vegetazione, le usanze e i cambiamenti subentrati negli anni. Persa nei suoi discorsi e decisa a esplorare sempre più territori, si ritrovarono a rincorrersi scherzosamente fino a quando si ritrovarono al di là di un’intensa vegetazione che mostrava agli occhi uno spettacolo invidiabile, un lago che rifletteva in sé un verde intenso con cespugli adorni di rose bianche. Iniziarono a giocare e a lanciare sassi sull’acqua quando all’improvviso si innalzò una voce solenne:

‘Ehi voi, chi siate da risvegliare il mio sonno perenne?

Brando e Edel si guardarono sbalorditi e un po’ spaventati e rimasero ammutoliti.

‘ Sento un’energia positiva in voi e sono qui per prepararvi a ciò che la maledizione porta e toglie. Io sono Arogo e su di me è stato lanciata una maledizione, non potrò morire ma allo stesso tempo sono stato destinato a vedere la morte della mia amata senza poter intervenire.’

Edel ricordò i racconti dell’infanzia e i suoi durante le sue escursioni, mai si sarebbe immaginata ci fosse un velo di verità in quelle storie. Rimaneva sempre incantata dalla leggenda e dall’amore che l’aveva fatta sempre sospirare; perciò, decide di chiedergli come potessero aiutarlo.

‘C’è solo un modo per aiutarmi. L’amore puro che dona calore e sconfigge il dolore può riportare un sorriso che mi porterà finalmente alla rottura dell’eternità e solitudine. Il vostro amore dovrà donare splendore naturale in un primo bacio racchiuso in questo lago e risplendere alla prima luna del nuovo anno. Tutto dovrà avvenire a protezione di questa area che andrà così a scomparire e prosciugarsi. Nulla dovrà mai essere raccontato e mostrato.’

Così avvenne e nella notte che racchiudeva le stelle adornanti un manto celeste, i due ragazzi si avvicinarono e colti da un’inaspettata sensazione, videro nei loro occhi il riflesso della loro unione e di quelle carezze attese e sospirate. Un caldo vento si innalzò e avvolgendo il lago lo prosciugò virandolo in un uomo di corporatura media con degli occhi verde smeraldo. I ragazzi resosi conto dell’avvenuto unirono le loro le mani e caddero in un sonno profondo.

La mattina seguente Edel pronta ad un nuovo trasferimento, prese il solito taxi per avviarsi a Loon ma fu sorprendentemente distratta da quell’autista che poneva il suo sguardo nel suo, familiare e romantico, verso la direzione che portava il cuore dritto verso un futuro poco spinoso ma adorno di quei petali bianchi che donavano il profumo su quell’altare tanto atteso.


« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Rita Mura, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

Rita Mura, nella sezione Narrativa, ha pubblicato anche:

:: Briciola (Pubblicato il 22/12/2024 15:01:15 - visite: 111) »

:: Il laboratorio dei magici pensieri (Pubblicato il 08/12/2024 09:51:23 - visite: 176) »

:: Il Tenente Silvestro (Pubblicato il 21/11/2024 09:37:11 - visite: 207) »

:: L’essenza della tradizione (Pubblicato il 10/11/2024 14:11:37 - visite: 205) »

:: Quel fazzoletto bianco (Pubblicato il 03/11/2024 14:19:14 - visite: 223) »

:: La ricamatrice di arcobaleni (Pubblicato il 27/10/2024 13:59:23 - visite: 212) »

:: Il ponte per una rinascita (Pubblicato il 20/10/2024 13:41:51 - visite: 235) »

:: Un passo per il domani (Pubblicato il 12/10/2024 14:34:30 - visite: 226) »

:: Il colore ritrovato (Pubblicato il 05/10/2024 14:58:02 - visite: 234) »

:: Il Sole dell’Amazzonia (Pubblicato il 28/09/2024 15:36:40 - visite: 271) »