Mi manca il richiamo in queste notti:
s'allungano stinte fintanto che è l'alba
perversa e silente, come fosse troppo presto
a che si faccia sentire pure il merlo
in giardino saltellando con fruscio.
Trovo fosse un bene che la notte
fosse la notte. Ed avesse un richiamo
sebbene non ancora estiva.
Trovo che sia un bene che la notte
torni presto ad essere la notte
poeticamente viva e fracassona.
Trovo che sia lungo, estenuante
questo intervallo con passaggio di ovini
che si fanno contare scheletrici
pur di non dare il conforto del sonno.
Vorrei che si capisse una volta per tutte
che è tutto in questo non sfiorarsi di ombre
che sprizzano schiume di solitudini
fermentando nel contenitore in cui, il tempo
si fa monorotaia per manie e fissità
in deliquio privo d'interruttore
... vorrei
vorrei tanto che così fosse
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