C'era forma di profondo annebbiamento. E tuttavia: cielo ad oltranza ovunque.
Tra ombre: divaricano rami. In realtà statici come pensieri senza vento. Grida a tratti. Forse uccelli? O sogni? Rapaci con becchi aguzzi e voglia di frontiera. Proseguire ancora un po'.
L'altro giorno si menava la danza. Succede spesso.
Salici a pianto lento in riva al fiume. Provocavano increspature, come veli di donna. Decisamente questo inizio d'estate invoglia al sonno. Peccato a volte il sangue.
La pianura si aprì di scatto (appena sollevai la testa). Fino alla spiaggia e il mare, un gorgo azzurro ampio quanto un percorso dal pandemonio al nulla. Traversata molte volte, fino alle mura. Invano.
Quindi sbrigate solite faccende (prima, però, riposato alquanto). Certe volte mi infondo una pigrizia che nemmeno la luna.
Tornato al campo. Rimasugli dovunque. (Scansando): se continua così ci ridurremo a un ammasso di storpi.
Cena: chiacchiere, donne.
Decisamente non si erano comportati bene (gli olimpici divini di giornata): segni d'ansia dovunque. Si prevede attacco per la sera. Barricarsi? Che ci pensino. Che altri pensino, talvolta.
Comunque era scomparsa. Per quanto mi dannassi e sguinzagliassi cani da fiuto ovunque: era scomparsa! (Chiedere in giro, qua e là).
Vento da est solleva lamentele: cosa vado cercando? La truppa ha i suoi diritti! (specialmente dopo una giornata come quella). Bé, ma ci devo rimettere proprio io!?
A consulto: la divina azzurrata sentenziava: lascia perdere!
Mi avvicinavo al suo seno aggraziato, dimenticando che lo teneva schiacciato sotto la corazza. Certe volte le donne sono incomprensibili.
Ah, senti! se vuoi parlare, eccomi! Per altre questioni rivolgersi altrove - ella disse d'un fiato.
Poco da replicare. Comunque: affilare il coltello.
Certi pensieri vengono di getto. Significa: già vedevo budella. Uscito di gran fretta dalla tenda. Glauco tentava patteggiamenti. Anche l'Itachese. Inutile!
Tuttavia scomparsa!
Voce insistente afferma che la ragazza sia riuscita a fuggire. Ora, che quegli ubriachi non siano capaci neppure di tenersi una donna non mi sembra impossibile. Ma così, da sola... Sospetto intervento d'oltremondo. Se fosse: prepararsi al peggio.
Seghettava la notte: facce ambrate di luna.
Raggi a cascata breve. Riflettere sulla vaghezza dei tempi.
Poco distante: mormorava (credo fosse un silenzio). Decisamente certe questioni non mi appartengono.
Oltre nella notte: scrutando. Pattuglie Daune di ronda.
Domani sacrificherò un vitello e quattro cani Troiani a chi di dovere. Anche una nave! Domani: come un salto; e il tempo rovesciato! Tornare a ieri. Ma oggi: ho perduto Briseide!
Ah, piccola crisalide volteggiante... le tue braccia di luna e il manto folto notte!
Domani domani domani... Cioè tomorrow: un concetto che evoca terrore nell'instabilità del firmamento. Davvero è una continuità questa linea di mondo o siamo noi, a seconda dei nostri desideri, a sorreggere un vacillante eterno che, per suo conto, neppure esisterebbe?
Santo cielo, certe cose mi estenuano! E notte arabescava: pallida e sfortunata come dadi di Tiro.
Albeggia. Un oceano di cielo. Se poi si rovesciasse sulla terra, goccia per goccia in brevi piogge lievi, arcobaleni a densità impensabile, forse anche di notte. Figurarsi: trapassati di luna!
Al campo. Trafelato al massimo, Glauco s'accosta.
L’hai trovata?
Perplesso: trovata chi…!?
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