FUOCO
Era un autunno strano, quell’anno non era un anno come gli altri.
Era un autunno speciale.
Un cerchiolino rosso intorno a una data. 25 settembre.
Oggi mi sposo.
Tre parole. L’aveva scritto in grande, Bianca, per averla negli occhi quella data ogni volta che vi passava accanto e poi altri piccoli scarabocchi tirati via, ai margini di un calendario, oggi, sbiadito dal tempo.
I numeri, i calendari, contengono molte storie e molte voci. Alcune tristi, alcune liete. Sembrano rotoli o echi lontani di avvenimenti a scadenza individuale dove ogni giorno accade qualcosa di non programmato ad ognuno di noi.
E questo è un calendario vecchio. E’ del 1947.
Lì dentro c’è la storia di Bianca e Antonio.
Erano andati insieme alla stazione a prendere uno zio di Antonio coi figli che arrivavano da lontano per la cerimonia nuziale. Avevano usato la macchina del papà di Antonio, comprata a rate e per la strada avevano parlato di quel sogno così prossimo all’indomani, delle poche ore che li separavano dalle nozze, degli anelli nuziali che avevano comprato pochi giorni prima e su cui avevano fatto incidere quella data coi loro nomi di battesimo.
Quella data rimasta imprigionata dentro un cerchietto rosso sbiadito, là dove il tempo ha stinto anche i ricordi. Là, appena dopo la curva dove la macchina era andata a sbattere violentemente contro un albero. Il fuoco scatenatosi all’improvviso li aveva imprigionati per sempre, fra le lamiere e i sogni, fra il presente e il futuro, le mani avvinte sui loro corpi abbracciati e immobili.
La mattina successiva la chiesa era gremita sì, ma le gente non sorrideva e c’era un silenzio di gelo. In una bara fiorita fu deposta una giovane donna avvolta nel candido vestito da sposa in quel suo ultimo giorno di luce; 25 settembre 1947. Oggi mi sposo.
Un numero come tanti, un segno, due destini, una storia. La vita, la morte.
Chi può dire cosa contiene di preciso una data, un numero, un vecchio lunario trovato per caso? L’umanità intera passa attraverso quei numeri.
Della famiglia di Bianca non si seppe più nulla dopo l’incidente.
Quella di Antonio si estinse dopo poco.
Trovai questo calendario per caso, durante un trasloco e mi feci raccontare di loro da chi ne ha conosciuto la storia.
Un storia vera.
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