Pubblicato il 13/04/2020 07:11:04
Incompreso non amato scarto gettato in celato angolo... giaccio ferito di mestizia ammalato. Silenziosamente piango poiché inutile è farsi sentire da chi non ha orecchi per udire il dolore accorato. Verso lacrime nel sapere d'esser dimenticato... abbandonato da coloro che d'ogni dono e puro sentimento m'hanno svuotato. Come lenta cera colano dagli occhi amare gocce di tristezza scoramento e disillusione. Un misto di rabbia leggera che superficialmente s'ode nell'animo al suo infranto. Sembra che ogni dolorosa esperienza sia servita al cuore sì puro ritornato... sino al prossimo pianto.
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