Aspetto che m'invada l'inerzia del cammino
so tenere a bada l'erba del vicino, in verità.
Quando torneremo a filare stellanti
come comuni passanti
avremo tracciato mappe della libertà.
Abbiamo bisogno di chi ci sappia consolare
piccole streghe dagli occhi buoni o grossi levrieri a pelo duro
tramonti fluorescenti, marosi intimiditi da occhi umidi,
picchi altissimi o colate atomiche di lava, voci cordiali
musica d'alpeggio e percepire di non essere soli al mondo.
E poi si muore a lavoro nell'esercizio delle proprie virtù
come quando un grande amore non torna più.
Nelle caselle incasellati sorge l'estro degli automi.
E torneremo a far l'amore nelle piazze a peso d'oro.
Sarà un trionfo di costole e costati, di bische d'avorio,
un toccarsi ma non sempre con la stessa mano.
Ed è solo oggi che già lo immaginiamo,
attraversati da un fremito incorporeo.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Adielle, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.