Sono io, Elaion,
spirito vegetale che resisto al tempo,
padre di ogni tempo e di Japigia,
la tormenta mi modella,
la salsedine mi brucia,
i fulmini mi spaccano e resisto,
rinasco alle radici,
vivo, esisto,
il vento mi contorce,
le mie chiome distorce,
mi piega e non m'arrendo,
a terra striscio, mi distendo,
e poi la chioma svetto al sole,
accarezzo e mi cullo con la luna.
Io sono Elaion,
spirito vegetale che non muoio
padre delle genti
dei Dauni, dei Peuceti, dei Messapi
io sono zaitun,
io sono aceite,
sono l'ulivo che resiste al tempo
unico, quello vero,
da millenni su questa terra sparso,
le radici diffondo,
tra le rocce carsiche sprofondo
alla vita m'attacco,
succhio la linfa in fondo.
E regalo queste mie bacche oleose,
un rito che nel tempo si ripete
come la fatica che accompagna il tempo
al suono di grancassa e tamburelli,
al canto lieve che tra i tronchi si diffonde.
Io sono Elaion,
spirito vegetale e sfido il tempo
io svetto in cielo
neppure Dio più prego,
io vivo e resisto
su questa terra ingrata insisto,
resisto e non mi piego,
sono la storia di questa terra antica,
di una civiltà che mai non muore
che vive e riproduce il suo calore.
Io sono Elaion
di questa terra antica,
di questa gente il solo creatore.
Salvatore Armando Santoro
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