Pubblicato il 17/03/2020 10:39:09
Silente Tebe si stringe ai suoi figli; tragedia senza coro che narri son le strade vuote che collegano le piazze deserte di un mondo senza gente, fioriscono gli alberi tra semafori ammiccanti di luci: Mi chiedo per chi. Granelli di sabbia si fanno i pensieri sul fondo del tempo perduto. Attende Telemaco Sulla riva del Naviglio Un padre, forse nessuno, Un segno; È forte in lui Il bisogno di aspettare. Con occhio vigile scruta verso l’orizzonte di significato. Ma una nivea farfalla si tuffa nel volo a sfidar l’immenso, sola fa vela nel blu infinito; e io con lei. Aedo bardo si risveglia Che in me cieco Dimora.
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