Pubblicato il 09/03/2020 01:34:37
Puppino caro Dove sei? Ci sei sempre stato e ti penso stasera perché certamente mi avresti chiamato per prendermi in giro come sempre hai fatto quando il bianconero ha gonfiato la rete, la “ralla” dicevi che è ben meritata per chi come me “tiene” un’altra squadra. Rivedo i tuoi occhi, il sigaro in bocca, il fumo ti avvolge ma non può fermare il tuo andare lesto, le mani in cucina, la testa al domani, il cuore al passato e quel tuo venire sicuro e sereno, come un pomeriggio, di un luglio lontano; venisti a quel treno, non ero tornato all’ora fissata e senza parole con un solo sguardo mi hai “scortato” a casa, mi hai fatto capire. Chissà se anche adesso ti chiaman Puppino, laddove passeggi la cicca mai spenta, per mano alla donna che hai sempre amata, e credo che ad ognuno vorresti augurare la luce negli occhi, i cuori al sicuro, come i vostri due che sento vicini. 09 marzo 2020
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