I testi sono riportati a partire dall'ultimo pubblicato e mantengono la formatazione proposta dall'autore.
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Se il paradiso (If heaven)
Se il paradiso esiste vorrei fosse così: il sole che tramonta dietro le nostre sagome e mano nella mano camminiamo più piano in una via di Brooklyn. Lo skyline sullo sfondo, come se fosse un film, tu stringi la mia mano e non la vuoi lasciare, proprio come adesso non capita poi spesso e poi mi prendi in giro con quel tuo fare vispo se canto una canzone, ma "lui la canta meglio”!? Allora metto il broncio e forse tu ci caschi, mi sposti un po' i capelli e poi mi baci piano, ma è un bacio senza fine e da quella finestra sorride una signora mentre stende il bucato. Se il paradiso esiste cammino accanto a te, più fragile di adesso e tu più forte e fiera di tutta la tua vita e dell'uomo al tuo fianco.
Id: 59966 Data: 28/08/2020 11:44:32
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Scoperta
Scoprirti più bella, in fretta, al mattino e con il rossetto carezzi le labbra. Lo sai cosa accade, il cuore, quel pezzo di te che spesso hai fuggito, si è aperto nel seno ed ora sei uscita dalla tua tana di ombre e paure, e dentro allo specchio ti scappa un sorriso. Scoprirmi più uomo e poi ti circondo, ti prendo le mani scegliendo la danza. Lo so cosa voglio, tenace, come non sapevo, non ho più temuto, in mezzo alla pioggia o sotto un bel sole, di perder l’amore, perché di me stesso il centro ho trovato e tu dentro al cuore. Scoprire è ogni giorno la voglia di esserci, di prendere un bacio, portarlo nel mondo. Sappiamo che fare, la vita, tra vie ciottolose, poi viali alberati e cime raggiunte, ci osserva e ci sprona e c’è il desiderio di star nel mistero racchiuso nel petto di due come noi.
Id: 59601 Data: 26/07/2020 16:00:20
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Solstizio destate
Tu sei tutte le dimore che io voglio abitare, sei il mio campo di grano in cui vorrei svanire, l’onda chiara e spumosa che mi possa cullare e poi il sole allo zenit che mi acceca la vista. Scorri dentro le vene come un nettare antico, eri nelle mie ossa senza ch’io lo sapessi, c’è qualcosa di sacro, misterioso ed arcano, che ha vibrato il mio battito finalmente col tuo. E nel giorno più lungo quando il sole si placa, ferma il suo progredire e riscalda l’estate, tu mi hai preso per mano, hai cessato ogni indugio, ti ho abbracciata più forte e baciata all’aurora. Sei la casa che voglio, con quel tuo fare lieve, ti ho riempita di fiori, con i petali gialli, ti proteggo e ti curo con la spada e col sangue, e ogni sera le mani strette attorno ai tuoi fianchi.
Id: 59388 Data: 10/07/2020 02:12:33
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Se tu mi accogli
In un posto sicuro dove il cuore non tema le folate del vento, le bufere di pioggia, dove anche se piangi sono lacrime chiare, che disvelano al mondo la tua anima bella. Se mi accogli ogni giorno dopo l’altro poi viene un abbraccio infinito come tu mi sai dare e davanti a un tramonto io ti tengo per mano, perché dopo ogni sole c’è una luna che nasce. Quando esco di casa e nell’aria respiro quel profumo di pioggia che sta per arrivare, quel sapore umidiccio mi risveglia un ricordo perché siamo dei figli di ogni nostro passato, impastati di storia, fatti poi di memoria, quando smette il frastuono, riscopriamo il principio, ritroviamo la strada e sappiamo che fare. Se mi accogli stasera il respiro si calma, ti ho aspettata alla soglia perché tu hai lo strumento che conduce le note alle porte del cuore, mentre esplode la voglia di invecchiare con te.
Id: 59283 Data: 01/07/2020 15:02:15
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Lucca
Da lontano ti vedo tra le torri e i palazzi e quel verde accecante sotto il sole di luglio, che profuma di erba non appena è tagliata, proprio lì dove un tempo pedalavo in triciclo. Poi le strade in penombra che hanno visto duelli e miracoli, e amori, ne respiro il ricordo. Lucca piena di storia, di splendore e leggenda, di fanciulle in carrozza che si giocano l’anima, o scolpite nel marmo a futura memoria di un amore perduto, di bellezza che è eterna. Strade buie e pavé, logge già medievali, per buttarcisi dentro e poi fare l’amore. Lucca bella e incoerente, sei un sepolcro imbiancato, sorridente al mattino, operosa e borghese e la sera puttana, smalto nero e rossetto, da far perdere il senno, da fissare negli occhi.
Id: 59282 Data: 01/07/2020 14:58:08
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Il mare negli occhi
Ci alzammo all’alba madidi di sudore, le tue labbra più rosse giammai sazie di baci e quegli occhi spillati cristallini di un mare che mi attrae e anche fuggo, ma il cullar delle onde mi fu sempre vicino, come i tuoi movimenti mentre gemi appagata e non chiedi più niente solamente il silenzio. Guardammo fuori, oltre il vetro appannato di un umido ottobre le prime flebili luci di un giorno che nasce spensierato, felice e la notte si spegne con le sue note calde che risuonano ancora, ci hanno tolto il respiro e condotto per mano, indicato la strada da guerrieri mai domi e poi fatto volare come Pegaso, alato, che combatte, poi sale e diventa una stella. Nella tua mano, tremava come foglia, ho sigillato il segno del mio amore, che si riverbera nel gorgoglio dell’acqua di quel ruscello dove mettesti i piedi che ora ti portano a spasso per il mondo.
Id: 58834 Data: 31/05/2020 15:08:48
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Nuvole
Nuvole di un grigio cenere su quel tramonto che muore nei miei occhi e cerco Venere, mi perdo dentro il cielo, lo guardo a lungo e ci vedo me stesso. Ritorno a un tempo antico come il mondo, con una tavola che è piena di ravioli, poi un autogrill, la Seicento che fuma e su a Venezia, sempre nel mio destino. Ma quel colore vira in un nero pece, mi blocca il cuore e mi ferma il respiro, per poi riprendere lentamente il cammino fatto di passi a cercare un sorriso. C’è ancora arancio, dietro quei nembi radi, ed ho negli occhi come foto stampate, un paio di jeans arrotolati ai tuoi piedi, un cuore aperto, ne ho forzato la porta e lascia uscire tante lacrime dolci, apre il tuo guscio e mi esplode nel petto. Nuvole se ne vanno via e nella scia di questo navigare vedo una luce e ne seguo il bagliore.
Id: 58833 Data: 31/05/2020 15:08:08
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Piano sequenza
Il mio quaderno sgualcito sul divano mentre impaziente mi muovo per la casa, un disco gira e rompe il mio silenzio il cui rumore non posso più sentire. È la Bohème, è proprio quell’accordo, come una freccia mi arriva dritta al cuore, perché la musica mi scava dentro l’anima, sfiora il mio viso, carezza i miei ricordi, mentre Mimì fingeva di dormire c’è quella nota che un po’ mi fa volare, muove le labbra, rincorre un’emozione di un giorno, un tempo e di tutta una vita. La pioggia fuori ha smesso il ticchettio, guardo il mio cielo profondo come il mare, bello da togliere il fiato e la parola, come il tuo sguardo stampato nei miei occhi. La melodia si muove nella stanza, e con la mano discosto la tendina penso all’amore, a tutta la mia vita mentre Puccini rincorre il mio respiro, mi riempie il cuore di un senso di infinito e mi domanda, e cerca una risposta chissà chissà cosa sarà domani, so solo che un “Ti amo” sta aspettando.
Id: 58680 Data: 21/05/2020 10:02:47
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Io conosco lamore
Io lo so che cos’è, l’ho aspettato per anni e ci ho messo una vita per gustarne il sapore, il suo muoversi adagio nelle stanze in penombra poi di corsa attraverso tutte quelle del cuore. È quel sole che scalda una spiaggia a settembre e sussurri impacciata che non meriti tanto, la mia bocca infuocata che ti schiude le labbra, la tua schiena si inarca e non chiede più niente. È quel senso di eterno tra paura e magia che finisca tra poco, ma più forte è del tempo, o quel vento inatteso che ti smuove i capelli, le mie dita più lievi e mi sembri di seta. È quel senso di te che mi scorre nel sangue, la speranza di un mondo in cui tu sia felice, la certezza di vivere solo per ritrovarlo, di spillarlo ogni giorno dal barile del cielo. È sentirmi più bello perché mi sento amato, è vederti stupenda fino a togliere il fiato solo perché il mio cuore è ripieno di te. Son smarrite parole, turbamento, stupore, è un rametto che cresce se si ferma poi muore, la borraccia che porto sempre piena con me, desiderio mai sazio di riprendere il viaggio.
Id: 58313 Data: 29/04/2020 00:25:52
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Un giorno felice
È fatto di poco, profumo di pane appena sfornato, i tuoi piedi scalzi in giro per casa, un tuffo gelato nel mare d’aprile. L’amore in campagna, là sopra un muretto, i miei occhi stanchi su un vecchio fumetto, le lacrime dolci di un dono inatteso, un riso sguaiato che fugge un timore, tu sopra il mio corpo davanti ad un fuoco, il giorno più bello vissuto per gioco. Poi l’alba in montagna con gli occhi annebbiati, il tuo respirare da sempre affannato addosso al mio viso, rumore di gioia, bisbigli al telefono e un giorno finisce, la scossa nel ventre se incontri l’amore, carezze ai capelli di mio figlio stanco e un attimo eterno che ferma un sorriso. Il vento davanti e dietro il tuo seno, guardare la luna distesi sull’erba, sdraiati di fianco, la schiena sul viso e i tuoi fazzoletti smarriti per casa, lenzuola lavate con dentro il tuo odore, profumo dell’erba sull’uscio di casa. È quando ti ho stretta ma piano, più piano, col solo motivo di non farti male, è per non scordare che feci al tuo fianco, quel film ritrovato che cerchi da sempre ma fino a stasera non lo ricordavi, guardare un Picasso le tue mani strette, un viaggio lontano ed io che ti sfioro, e senza parole poi ti lasci amare. È scheggia di spazio, è zolla di terra, che separa i corpi, non spegne la fiamma che arde per sempre nelle tue pupille, son dita più lievi che suonano note e volano sulle tramontate stelle. E sono armonie di giorni passati, che scavano spazi, mi cambiano il cuore, scoperto a smarrirsi nel fondo degli occhi, in una melodia antica che mi suona la vita.
Id: 58094 Data: 17/04/2020 12:08:57
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Perso
Perso in questo tempo senza tempo. Non più abbracci, né baci, né sorrisi, stretto in una stanza dove il mio corpo è gettato. A volte guido ma più non vedo la strada sempre vuota. A volte sogno e ritrovo un tempo in cui il possibile era tutto quanto e ogni coraggio senza alcuna fine. Ma non dimentico della felicità il rumore che ora io non riesco d’un tratto più a sentire. Mi aggrappo allora al sole che mi ha visto felice, a un vento più leggero foriero di profumi, al fiore che ho toccato, ad un nuovo tramonto, al mio respiro caldo che vuole ancora fiato. E so torneranno di colpo i chiacchiericci, le voci dei bambini, e so che non esiste il mare senza spiaggia, il cielo senza nubi, il bosco senza rovi, la vita senza un bacio. Vorrei che lo sapesse negli angoli del mondo chi la bella speranza incredulo ha già perso.
Id: 57710 Data: 29/03/2020 22:01:22
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Passo dopo passo
Passo dopo passo, in quest’aria straniera un silenzio assordante, dietro l’albero il sole, cerco e non trovo un segnale sicuro, c’è solo un merlo che mi guarda stupito. Passo dopo passo, in un tempo straniante, seguo i pensieri che girano dentro, è un frullatore di sogni e ricordi mentre la brezza mi bacia le labbra. Passo dopo passo, in questo campo brullo provo e riprovo a cercar la mia via, immagini, emozioni sono nelle mie tasche, poi mi perdo il filo e faccio cose sciocche. Passo dopo passo, in mezzo a questo bosco respiro un’armonia che illogica mi appare, mi guarda quel leprotto, sembra mi legga dentro, si gira e scappa via, riprendo il mio cammino.
Id: 57694 Data: 29/03/2020 00:11:44
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Lincanto
L’incanto Nei tuoi occhi spillati con le labbra socchiuse di parole sospese e di gemiti attesi, nel sapore del vento mentre guido la moto e ripenso al tuo sguardo se ti faccio una foto, nel profumo del pane che attraversa le stanze, che ti riempie la bocca e ti ruba un sorriso, in un verso più nuovo che è caduto dal cielo, mi rimugina dentro un ricordo sereno, nelle note del piano, si diffondono intorno, con le dita le sfiori, con il cuore le sento, nella strada che faccio, le persone che incontro, mentre inseguo un rifugio più sicuro al mio cuore, negli sguardi che vedo e le mani che cerco da tenere per sempre appoggiate alle mie, nel mio spirito forte, anche quando ha paura, perché più non capisce l’alfabeto del cuore, nell’oceano del mondo in cui navigo a vista, poi intravedo una barca e l’incontro con te.
Id: 57593 Data: 24/03/2020 23:03:51
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Il cielo è stellato anche di giorno
Ho camminato con i piedi stanchi fantasticando di non esser qui. Ho respirato tutta quanta l'aria quella che spesso mi chiedevi tu e adesso sento che il tempo con te per sempre ha mutato ogni cosa di me, con quella sensazione così forte e intensa di essere ogni giorno al punto di partenza. E guardo il cielo, lancio gli occhi insù, seguo le nuvole nel loro viaggio, con un silenzio surreale e nuovo che accompagna ogni movimento, ogni mio passo dentro questi prati, l’erba bagnata sotto le mie scarpe e con la voglia di fuggire via, senza lasciare più la porta aperta e il mondo fuori dalla mia follia. Sei la ragione per cui ancora vivo o sei soltanto un miraggio strano, di questo amore così muto e caldo che stringo ancora dentro la mia mano e conto i passi lungo questa strada, sussurro piano ogni mio pensiero, guardo le rondini con il loro volo, un po’ più in alto un immenso cielo e son sicuro anche se non vedo che c’è una stella per ogni persona, splende e rischiara in ogni stagione la nostra vita che prosegue il viaggio. Mi son fermato, ascolto il mio respiro, e scruto il cielo, sento la sua forza e so che c’è una goccia di speranza nelle parole che ti sto scrivendo.
Id: 57534 Data: 21/03/2020 21:18:50
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Cose di poco conto
Cose di poco conto L’orecchino spaiato tra i tuoi fogli di appunti e quel cuore che brilla proprio sopra il comò. La serranda calata quando arriva la notte, le tue calze gettate tra la sedia e l’armadio. Un profumo di rosa mi attraversa più intenso, mentre note rincorrono il tuo sguardo sui tasti. Nelle pause il silenzio si nasconde veloce sotto il caldo respiro di chi veglia il tuo sonno, mentre muove la coda e ti pare che sogni. Sui fornelli ormai freddi trovo ancora il caffè e una tazza scalfita che sa del tuo rossetto. Non ho visto mai mondo, conosciuto l’amore, né baciato le labbra, mentre perdo la testa; tutto questo non c’era, era un sogno, un mistero, un destino celato, fino a quando improvvisa sei caduta dal cielo. E quel fiore sul piano, quei vestiti buttati, l’orecchino perduto, il caffè nella tazza, sono cose da poco, polaroid lungo il giorno, sono tutto il mio mondo, il sapore di te.
Id: 57461 Data: 17/03/2020 11:06:34
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Il mio autunno
Il mio autunno Amo le foglie, dorate e crepitanti, che nuotano nell’aria fino a cadere e spandersi nei viali, mentre l’autunno col caldo suo tepore mi rasserena, colora la mia quiete. Amo le sere, fulminee e già piovose, che freddolose e piene di vapori, con i miei sensi si mettono a giocare, mi intorpidiscono e spostano il foulard. Amo il tuo odore, che sa di muschio e selve, mentre mi stringi e rubi il mio respiro, e mi sussurri bisbigli di parole, e poi conchiglia ti incolli intorno a me.
Id: 57460 Data: 17/03/2020 11:05:36
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Perdersi
Perdersi E mi perdo i sensi, e le parole che sfiorano il tuo corpo, ed ogni cosa non ha più consistenza, ma luminosa, risplende intorno a noi. Ed ogni poro si apre sulla pelle e si riposa, cullato dalle onde dei tuoi sussulti, mischiati insieme ai miei. E tu ti apri, conchiglia rosa e argento e, profumata, mi accogli senza freni e sai di mare che immerge ogni tormento, arresa e armata, mi assali e ti abbandoni. È notte, il tempo non ha tempo e le pupille si perdono per sempre sul tuo profilo, di labbra, mani e fianchi, mentre nell’aria c’è solo il tuo respiro e una certezza, di quanto i nostri cuori, così roventi, si fondono all’unisono, danzando, senza sosta e senza veli. In terra, mare e cielo la loro eco inonda l’universo e attende lieve soltanto di tornare in un abbraccio, un nido, un letto caldo, per riposare e perdersi di nuovo, dentro di te.
Id: 57459 Data: 17/03/2020 11:04:47
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Ragazzo smarrito
Ragazzo smarrito Anni Novanta e un cielo stellato, cerco una strada che non so se ho trovato, ma la tua immagine è nitida, chiara, ora ritorna più forte del lutto, con prepotenza, non so dominarla, come in quei giorni di un mese di maggio in cui il destino ti prese al suo laccio. E non dimentico mesi e stagioni, io ti rincorro e tu che t’inquieti, sembri un viandante, di più, un bimbo sperso, uno di quelli dell’isola magica, quella che trovi seguendo la stella, ma io, purtroppo, non sono il tuo Peter e mi ritrovo a bussare a portoni senza nessuno che trovi la chiave. E ne è passato di tempo e parole, finchè alla fine hai trovato la strada, fatta di cuori e lacrime e mani, piena di storie, intrisa d’amore. Trent’anni dopo e cerco la strada, ma non dimentico la tua risata. 21 febbraio 2020
Id: 57314 Data: 09/03/2020 23:02:25
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Il tempo del nostro amore
Il tempo del nostro amore Sento l’acqua che bagna la schiena e all’improvviso non so più capire, mi arriva il profumo di un vecchio sapone e come in un sogno ti vedo lì accanto mentre indossi una calza o forse mi sbaglio, sei in auto che corri per venire qui, e stiamo partendo per un nuovo viaggio dei tanti pur brevi che abbiamo tentato, perché tu mi hai detto che solo fuggendo saresti riuscita a spiccare il tuo volo. E io non capisco perché tu abbandoni tutti quei colori che ti pitturano l’anima, tu scelga quel grigio, per un sacrificio che rischia di perderti lungo la strada. Mi muovo in silenzio in mezzo alla stanza è come se ancora non fossi cosciente, è come se il tempo si fosse fermato e sempre più spesso io sposto le ore, riporto lancette al loro minuto, è l’unico modo per non impazzire. Intanto però rivedo il tuo viso e ancora mi chiedo se davvero è successo, se i tuoi desideri, i tuoi slanci, i sussulti, se tu che mi dici che ti senti a casa, che mi vuoi per sempre, nel mondo e anche addosso, se questi momenti non li hai più voluti, oppure son io che sono già morto, o in coma, o rapito in un mondo alieno, laddove la testa non è più con me. Ma non c’è alcun posto, né tempo, né spazio laddove il mio cuore smarrisca la strada altrove decisa, già scritta, segnata, quel cuore in cui tu hai sempre il tuo posto che non mai hai perso, fai ancora pulsare. 05 marzo 2020
Id: 57313 Data: 09/03/2020 23:00:24
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Tramonti
Tramonti Tramonti sospesi tra cieli e pianure, tra monti e villaggi, tra stelle e saette, si accendono ad ovest, si schiudono lievi, si scoprono forti e sfiorano il cuore. Quel cuore che balza lì sopra il cuscino, non sa darsi pace, e come un bambino non sa se gridare o chiudere gli occhi, provare a sognare un giorno diverso che sappia di antico, profumi di nuovo, che porti con sé l’ardore di un fuoco, un gesto gentile, un bacio più lieve, l’aroma del pane, e l’eco di un tuono. Perché all’improvviso si è fatto più buio c’è fuori la pioggia che sbatte sui vetri e io che ti stringo qui dentro il mio letto ti sfioro la schiena e gli occhi socchiudo. Tramonti sospesi là in mezzo alle onde, profumo di fiori che nascono in fretta al primo tepore che slaccia i maglioni ma la sciarpa nera è sempre con me, come quel sorriso promessa di bene, un pegno d’amore per sempre di te. 09 marzo 2020
Id: 57284 Data: 09/03/2020 01:35:50
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Puppino caro
Puppino caro Dove sei? Ci sei sempre stato e ti penso stasera perché certamente mi avresti chiamato per prendermi in giro come sempre hai fatto quando il bianconero ha gonfiato la rete, la “ralla” dicevi che è ben meritata per chi come me “tiene” un’altra squadra. Rivedo i tuoi occhi, il sigaro in bocca, il fumo ti avvolge ma non può fermare il tuo andare lesto, le mani in cucina, la testa al domani, il cuore al passato e quel tuo venire sicuro e sereno, come un pomeriggio, di un luglio lontano; venisti a quel treno, non ero tornato all’ora fissata e senza parole con un solo sguardo mi hai “scortato” a casa, mi hai fatto capire. Chissà se anche adesso ti chiaman Puppino, laddove passeggi la cicca mai spenta, per mano alla donna che hai sempre amata, e credo che ad ognuno vorresti augurare la luce negli occhi, i cuori al sicuro, come i vostri due che sento vicini. 09 marzo 2020
Id: 57283 Data: 09/03/2020 01:34:37
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Ho sognato il mare
Ascolta. Ascolta. Sono note che ho udito ma non ricordavo ed ora ritornano e non le controllo, mi penetrano il corpo, è un mare in tempesta un gorgo improvviso, travolge ogni cosa. E’ strano, profondo, ma non fa paura, mi prende, mi accoglie e mi porta via, lontano, in un regno che non ho mai visto, è come passare ad un’altra vita. Ci sono violini che vedo sfuocati, son come saette che esplodono in cielo, quel cielo che sempre si fa più lontano ed io cado giù nel profondo più nero. Son qui e mi sento nel ventre di un mare che un giorno fu madre e vuole che torni laggiù dove musica inebria il mio cuore e l’acqua che temo ormai mi ha rapito. Ma ora le vedo le mani, le tue, che sfiorano l’ebano di tasti consunti ed io sono lì mentre scrivo parole e l’altro me stesso si perde tra i flutti, stremato si arrende, esanime, vuoto non so più capire se è sogno o realtà, e c’è la tua schiena davanti ai miei occhi, si inarca e non sa più trovare il giaciglio per stendersi dopo i tumulti del cuore.
Id: 56829 Data: 16/02/2020 14:37:52
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A mia madre
Mi ricordo, piccino, una sera le ho viste, nella tua sottoveste, le tue forme leggere e guardavo stupito. Un anelito nuovo, turbamento e pudore, mi passava attraverso, mentre svelto saliva il rossore sul viso. Ti ricordo nei viaggi, per le calli a Venezia, gli asinelli a Perugia, i panini mangiati, mentre il babbo guidava, nella nostra Seicento. Poi rivedo il tuo sguardo, che si fa più arrabbiato, che mi tiene lontano e un perché che è rimasto come un’eco lontana che attraversa la mente. Sei dovuta andar via, a metà del cammino, e ci ho messo del tempo, una strada di anni per capire alla fine quanto ti era costato. E ora so finalmente che seppure mi manchi il ricordo di te che mi stringi al tuo ventre, quegli abbracci sognati sono dentro di me, senza loro non sarei mai arrivato fin qui.
Id: 56828 Data: 16/02/2020 14:37:11
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Alberi
Li sento dentro di me. Crescono e si scuotono come se li muovesse il vento che mi si agita dentro e mettono radici, sempre più profonde. Si bloccano il respiro al primo gelo e sembrano morti fino a quando anche il cuore non si riscaldi. A volte mi risucchiano ogni energia, altre volte, muovendosi come se ci fosse una tempesta mi ricordano che io ci sono, che esisto. Alberi, che perdono le foglie, vaganti tra le mie cellule, mi ricordano l’autunno e mi fanno pensare a te. Stanotte sembrano dormire. Erano piegati, sotto il peso dei loro rami, sotto quello di questo lungo inverno. Poi ho visto te, e adesso, dopo così tanto tempo, posso dormire più quieto, poggiando il capo vicino alla loro chioma.
Id: 56827 Data: 16/02/2020 14:36:38
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Le parole
Le Parole sono porte aperte sull’orlo dell’abisso s’infiammano di antichi rovi bruciati senza alcun tormento. Attraversano le pareti del tempo viaggiano e non pagano biglietto t’innamorano assopita nel letto ti risucchiano dalle ferite del mondo. Le Parole sono quelle che sento che vorrei come culla al tuo sonno che vorrei nel tuo palmo di mano come lama ti affondassero dentro. Le accompagno o le inseguo correndo son bastone qualche volta tormento sono un filo e nel loro bagliore mi ci perdo e c’è solo il tuo cuore.
Id: 56826 Data: 16/02/2020 14:36:22
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Giorno di festa
Mi conto le ore e guardo quel volo che ali corvine disegnano in cielo, mi sento il respiro che forte risale, che pare un sussurro di ombre furtive. Acidulo è il gusto di questa giornata, che sembra assonnata che parla di un vuoto. È quello che lascia il tempo che manca di te, del tuo sguardo, di un bacio più lieve, perché come un ladro svaligia una casa è il caos che ci prova e rovista i miei sensi. C’è un tempo che è stato, ma mai troppo vecchio ricolmo di passi, poi slanci e frenate, in cui io dicevo col cuore in attesa che c’era il silenzio nel giorno di festa. C’è un tempo presente che chiede fiducia che ci vede attori, ma anche in platea, di cui solo noi scegliamo la trama e passo su passo scriviamo il futuro. Domenica è andata e guardo più a oriente e sento più forte l’urgenza del cuore, e quello che a volte tu chiami un eroe mi sembra uno gnomo che cerca un sentiero. Eppure ogni sera c’è sempre un tramonto con un sole rosso che parla di te, che vuole scaldare e non c’è ritorno, c’è solo la voglia del tuo viso stanco, di mani che sfiorano, di braccia accoglienti, di un nido sicuro laddove il mio cuore un giorno si posi su un un molle cuscino e sappia curare il tuo sonno supino.
Id: 56825 Data: 16/02/2020 14:35:30
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Anima grigia
Non respiri e l’aria ti manca, freddo il sole che squarcia le nubi niente trovi, lontano o vicino che consolante ti apra una breccia. E d’improvviso la donna che sai, già ritrovata tra quelle lenzuola, dalla nascosta, profonda tristezza, smette di scuotere la carne ed il cuore, cade nel vuoto, sprofonda nel buio e si trasforma nell’altra te stessa, nella signora delle oscure ore. Non c’è più voce, si blocca il respiro, senza preavviso distogli lo sguardo, scivoli in fretta come in un pozzo e nel terrore del nero che vedi, c’è che accarezzi l’idea dell’oblio. Poi qui ti inchioda un sospiro, un ricordo luoghi e persone, le labbra a sorriso, due occhi verdi, poi neri, poi spenti e una preghiera rimane sospesa, che dice grazie al cielo e alla vita, grazie dei giorni, tra note e poesia, grazie dei baci e di quella scintilla che all’improvviso ha acceso il mio fuoco, che nessun’altra mi aveva mai dato, che ha tolto il sonno, sconvolto il mio cuore, che lasci meglio di come hai trovato.
Id: 56824 Data: 16/02/2020 14:31:25
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Di silenzio e tristezza intagliata
Afferro le parole che cadono dal cielo in un mattino limpido che accenna a disgelare. Stringimi forte come solo tu puoi fare, girati e guardami, non tenere gli occhi fissi su quel bagliore. Fammi entrare, come hai fatto col cuore, nei tuoi pensieri cupi anche se non li capisci, quando sono bisbigli, lacrime senza voce, lamenti privi di dolore, parole mutilate, perché troppo è il fardello che si portano dentro. Dimmi della tua solitudine di tristezza e silenzio intagliata e non temere, non può farmi più male. Prova a chiedere scusa, che non l’hai fatto quasi mai, a mormorare un desiderio, inseguire un sogno, e pagare finalmente il conto. Osserva il prodigio della vita e guarda il miracolo del tempo che ci ha acciuffati, incrociando i destini. Le parole le proteggo prima che si allontanino nel buio di una sera che accende già le stelle.
Id: 56823 Data: 16/02/2020 14:30:53
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Laura
Passami la mano tra i capelli che non l’hai fatto quasi mai con quel sorriso leggero che hai e che da sempre conquista il mio cuore, mentre sospeso tra il cielo e l’inferno, vagabondo per il mondo e mendico l’amore, con questo male che scende e che sale, che non ne vuole sapere di andare. Della tua bocca amo il rosso sapore, della tua pelle mi manca l’odore e quella scossa superba e profonda con il tuo corpo che danza col mio. Ti ho regalato il mio tempo migliore quello cosciente di piena energia, senza tenere mai niente per me, che non c’è niente di più nella vita che far felice la donna che ami. Amo persino il tuo andirivieni pieno di dubbi, poi slanci e cadute, solo il pensiero di te mi dà i brividi anche se poi per un niente vai giù. Ora son qui con i tagli sul cuore perché lo hai preso in mezzo alle dita e poi ne hai fatto carne da macello mentre vampiro succhiavi il mio sangue ed il tuo dolce veleno colava. Amo la donna che ho visto al mio fianco che sa di femmina, orgoglio e passione, anche se poi non hai le risposte e perdi il senso, la strada, il colore. E io non sono più gli anni che ho ma sono un uomo più giovane e forte che ci ha provato a insegnarti l’amore ed ha riempito il suo mondo di te, che sente quello che non senti mai, che ha fatto spesso anche il tuo lavoro e che voleva la vita con te. Non ho brillato mai come al tuo fianco mai eri stata così fiammeggiante, e tutto il mondo ci ha visti felici ed ha tifato per il nostro andare. Amo i tuoi occhi che sanno di mare, in cui riflette la tua dote rara, che mi ha rapito ogni giorno da sempre e che mi lascia sperduto nel tempo. Non c’è un motivo per questo tormento e non c’è neanche per il tuo non sentire, per il tuo chiudere il cuore in cantina per il mio amore che sembra infinito, e mentre l’aria mi entra a fatica e questa spina mi preme nel fianco solo al pensiero del vuoto di te, ripenso a quando ti ho stretta al mio petto dandoti ancora il tutto di me, nel giorno in cui avevi visto la luce che spero un giorno di nuovo vedrai.
Id: 56822 Data: 16/02/2020 14:25:41
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Leterno presente
Stordita e impaurita, la nebbia ti avvolge, ti guardo e vedo due occhi smeraldo ma persi nel vuoto e niente trattieni. Il cuore più arido, è come se fossi da sempre in attesa, non vedi un futuro, neppure il passato ma l’eco sfocata di mille parole, è come ogni giorno partire da capo e nella cascina non c’è mai provvista. Respiro a fatica, le gambe più molli, a volte neppure ricordo la strada e nella palude in cui mi hai portato, rivedo la mano serrata alla tua, ho visto il tuo inferno e lì mi hai lasciato, gridandomi che non c’è niente da fare. Ricordo ogni volta che i dubbi, i tuoi no lasciavano intendere di un tempo futuro nel quale ogni cosa si fosse risolta, ma intanto quel tempo che era per noi tu lo barattavi per un letto sfatto ed è diventato più arduo l'amarti fuggendo da me col cuore indurito, e io non possiedo poteri speciali e tu non sei fatta di solo cristallo. Adesso la pioggia continua a cadere, non so quale vita riservi il domani, so solo il mio cuore, ed anche il sapore di te e di ogni bacio che mi hai regalato, cammino per strada e osservo quel cielo, perché per fortuna o purtroppo ti amo.
Id: 56821 Data: 16/02/2020 14:24:40
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La mia poesia
Scrivo, perché non mi succeda pian piano di morire, perché mi suggerisce che quando ieri ho pianto non era per quel lutto che affligge un caro amico, ma invece il mio dolore che si faceva largo colpendomi già inerme vigliacco e senza suono. Perché c’è il mio bisogno, è come respirare, non posso farne a meno, non posso più mentire, mi nutre e mi accompagna, come lo sguardo tuo, come fare l’amore, poi perdersi in un bacio. Ed è la mia poesia un lascito, un regalo, cullare le parole, sognare la magia nascosta nella forza che celano tra loro, che possano guarirti da ogni malattia. Scrivere per amare, per vivere nel mondo, è più di un’esigenza è quello che mi muove, mi turba e mi tormenta, mi cura e mi sorride, e dopo ogni poesia mi lascio alla stanchezza esausto come un lupo che torna alla sua tana dopo una notte buia di caccia e d’avventura.
Id: 56820 Data: 16/02/2020 14:23:57
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La notte
Verrà la notte e ti parlerà di me, sotto il cuscino rivedrai il pigiama e quel caldo respiro proprio dietro la nuca. Salirai su una vetta mentre sfuma un tramonto e dentro una vertigine il tuo cuore tuffarsi vedrai come in un film, tra quei tanti che hai visto, con la vita che scorre lievemente e sorride, con il giorno che segue quello che è già passato, le mani mie nelle tue, e sarebbe bastato. Non sai più se è di un sogno quella cena a colori o quel viaggio lontano, io al volante e sorrido, mai ti lascio la mano mentre l’altra la muovi, accarezza il tuo piano, poi sussurri “ti voglio” e ti stringi al mio petto. È la notte, è venuta ti ha sfiorato la schiena, ti ha mostrato che è fragile ogni cosa che è bella e perciò va protetta o si spegne una stella.
Id: 56819 Data: 16/02/2020 14:22:09
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Amore
Non so da dove nasca né conosco il suo andare. È fragile, è potente, è come un tuffo al cuore, è perdersi nel tempo, negli occhi di una donna, un quadro di Picasso guardato accanto a lei. È un improvvisatore, non manda alcun preavviso ma senza spiegazioni ti porta in alto mare, tu puoi solo fidarti oppure puoi fuggire. E se non hai paura la strada verso casa ti mostra e tu la vedi assieme alla sua bocca e l’eco della voce che arriva lievemente. C’è l’ultimo tuo sguardo che le doni ogni sera, la sveglia ogni mattina l’accompagna nel tempo. E poi il tuo desiderio, la bacia su un muretto, la stringe mentre piove, la ama in un parcheggio. E ancora non lo so da dove sia arrivata, eppure solo amore io l’ho sempre chiamata.
Id: 56818 Data: 16/02/2020 14:21:07
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Il tempo
Il tempo Il tempo è la pena, il dolore, il rimpianto, quell’arma che il fato ha usato per noi, è un arco lucente, la freccia dorata, che anno per anno non fu mai lanciata. Il tempo è una linea, mai dritta né chiara, che solo a ritroso ritrovo più netta, che un giorno, bambini, ci ha fatto sognare, dimentico poi del nostro pudore. Il tempo è anche quello che è stato sospeso, che a volte è sembrato non essere il mio, sì rapido o lento, mutevole e strano, mi ha fatto pensare che fosse già scritto. Un giorno, un’estate, il tempo è girato, tra stelle, parole e musiche antiche, cocciuto e deciso a tornare indietro, mostrando paziente la strada da fare. Il tempo ci ha attesi, stagione di pioggia, ha spento domeniche, suonato le note, ci ha visti bagnati nel mare d’aprile, ci ha visti più stretti davanti a un camino. Il tempo è poi quello che ho atteso di te, lancette che contano minuti e secondi, inquieto ho invocato, sofferto, sperato che niente potesse legarti le ali. Il tempo è ora il sogno, l’amore, follia, un mare profondo che noi navighiamo, un dono bellissimo che è l’oggi, il presente, un sogno vissuto che come la pioggia invade ogni anfratto, disseta la terra, e dà nutrimento al nostro domani. 02 settembre 2017
Id: 44086 Data: 06/09/2017 12:06:34
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Addomesticami
Addomesticami: quando ti mancano le parole, quando meno luminoso ti appare il sole, quando la passione nel tuo cuore lo manda fuori sincronia, quando canticchiando Mozart guidi verso casa mia. Lo abbiamo letto il viaggio, sofferto nell’abisso di un cuore che germoglia e ha inseguito un chiodo fisso: quello di te, cerbiatta o lupa, ancella o incantatrice, di corsa o ferma, in cerca del tuo cuore e di quel che dice. La rosa è rossa, come il sangue che hai succhiato, quando al crepuscolo mi sono avvicinato. La rosa è splendida, e vive del mio amore la sfiora lieve e non cerca altro fiore. Il viaggio è il sogno, la favola, il mistero. Non conta il mezzo per gustarne il vero sapore intenso come l’aroma di un caffè che un giorno hai scelto di bere insieme a me.
Id: 36315 Data: 12/02/2016 17:32:48
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