I numeri sono fermi anche la mente
di chi si ostina a camminar bendato.
Se impervio è il cammino si prosegue
solo se all’orizzonte nitido rimane
il profilo di quell’isola felice dove
tutti ristoro hanno trovato.
Ma ahimè questo riparo ora
è una bolgia tra percorsi contorti
ed in uno stallo che perdura.
Col voler fare di tutta l’erba un fascio,
l’odor di fradiciume ora si è sparso
e persiste nell’aria così a lungo…
Li vedo spesso in sogno i mendicanti
di briciole e di parole false, di applausi
e di lodi e di sorrisi al buio che
la luce svela in un digrignar di denti.
Chi è stato un umile viandante per vie
predestinate al sogno, amante
d’un pensiero mai contaminato,
si duole di tutto il tempo speso
e approda sconsolato? (ma non credo…)
tra il genere umano, quello incompreso.
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