Pubblicato il 17/02/2020 19:25:12
Pioviggina senza ritorni
in cerchi di respiro calibrato un timore di non riuscire più a scuotere le stelle le sento in echi di ematite partorire carboni - ricordo un giorno un matto voleva ammazzare lo yin, il nero che oggi mi arriva dal fianco giusto un dolore mancino dello stagno con l’acqua presa a prestito. Pioviggina una grazia d’inesistenza un gelicidio che non sa farsi neve ombrose le tue orchidee le vedo sorridere in lenta mutazione un soffio a bocca chiusa, quante volte cielo di sogni assolti dal crederci molto.
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