Pubblicato il 16/02/2020 14:36:38
Li sento dentro di me. Crescono e si scuotono come se li muovesse il vento che mi si agita dentro e mettono radici, sempre più profonde. Si bloccano il respiro al primo gelo e sembrano morti fino a quando anche il cuore non si riscaldi. A volte mi risucchiano ogni energia, altre volte, muovendosi come se ci fosse una tempesta mi ricordano che io ci sono, che esisto. Alberi, che perdono le foglie, vaganti tra le mie cellule, mi ricordano l’autunno e mi fanno pensare a te. Stanotte sembrano dormire. Erano piegati, sotto il peso dei loro rami, sotto quello di questo lungo inverno. Poi ho visto te, e adesso, dopo così tanto tempo, posso dormire più quieto, poggiando il capo vicino alla loro chioma.
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