Stordita e impaurita, la nebbia ti avvolge,
ti guardo e vedo due occhi smeraldo
ma persi nel vuoto
e niente trattieni.
Il cuore più arido,
è come se fossi da sempre in attesa,
non vedi un futuro, neppure il passato
ma l’eco sfocata di mille parole,
è come ogni giorno partire da capo
e nella cascina non c’è mai provvista.
Respiro a fatica, le gambe più molli,
a volte neppure ricordo la strada
e nella palude in cui mi hai portato,
rivedo la mano serrata alla tua,
ho visto il tuo inferno e lì mi hai lasciato,
gridandomi che non c’è niente da fare.
Ricordo ogni volta che i dubbi, i tuoi no
lasciavano intendere di un tempo futuro
nel quale ogni cosa si fosse risolta,
ma intanto quel tempo che era per noi
tu lo barattavi per un letto sfatto
ed è diventato più arduo l'amarti
fuggendo da me col cuore indurito,
e io non possiedo poteri speciali
e tu non sei fatta di solo cristallo.
Adesso la pioggia continua a cadere,
non so quale vita riservi il domani,
so solo il mio cuore, ed anche il sapore
di te e di ogni bacio che mi hai regalato,
cammino per strada e osservo quel cielo,
perché per fortuna o purtroppo ti amo.
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