Pubblicato il 16/02/2020 14:21:07
Non so da dove nasca né conosco il suo andare. È fragile, è potente, è come un tuffo al cuore, è perdersi nel tempo, negli occhi di una donna, un quadro di Picasso guardato accanto a lei. È un improvvisatore, non manda alcun preavviso ma senza spiegazioni ti porta in alto mare, tu puoi solo fidarti oppure puoi fuggire. E se non hai paura la strada verso casa ti mostra e tu la vedi assieme alla sua bocca e l’eco della voce che arriva lievemente. C’è l’ultimo tuo sguardo che le doni ogni sera, la sveglia ogni mattina l’accompagna nel tempo. E poi il tuo desiderio, la bacia su un muretto, la stringe mentre piove, la ama in un parcheggio. E ancora non lo so da dove sia arrivata, eppure solo amore io l’ho sempre chiamata.
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