Pubblicato il 15/02/2020 12:43:21
Risuona dolce una voce vicina all’orecchio, lontana nel sogno: ‘Amore, svegliati, vado.’ Luminosa una striscia di luce nella coscienza s’avanza, lotta Morfeo per mantenere il dominio che perde. Un bacio. Aspetta, ancora uno, ti prego. E ci sono. Appare il mondo agli occhi vacui di sonno. Già giocano i bimbi da qualche parte di là, bianche voci greche, alte sonore, risate, scalpiccio di piedi che danzano sul parquet. Ascolta. La campana del mattino già richiama i fedeli alla Missa Solemnis. Ma si chiude piano la porta e sei uscita già. Il letto invece non mi lascia partire dal suo morbido abbraccio di coltri. Calypso. ‘Papà, papà ci prepari il the? Vuoi il caffè?’ Bussa il giorno urgente di bimbi, gridano piccoli Pan di vita pieni. Chiudo gli occhi appena e torna la notte e il suo ricordo e di te che scivolata furtiva nel buio a me vicina mi hai sussurrato all’orecchio: ‘i bimbi dormono’. Scintillava il tuo bianco sorriso di piccoli denti precisi, morbide labbra si schiudono e mi cercano e trovano il mio respiro, fai piano, non sentiranno. Sorrido adesso anche io al giorno sileno, arriva il vigore, irrompe. Tempo di alzarsi. Accetto la lotta. Fischia di bianco vapore la rossa teiera sulla fiammella azzurra, già disposte le tazze, ‘Del the, presto!’ Brunita si colora d’ambra l’acqua bollente che diventa caffè e fragranza mentre strappo un minuto al tempo e afferro un libro del poeta Vate, ‘Ove il tuo nume, o Dioniso, e il tuo riso, e il tuo furore..’ ‘Papà, mandarini! Papà, trenino!’ Suona il telefono. ‘Amore, c’è da stendere.’ Si, è la vita che hai scelto e generosa richiede attenzione. È il tuo pezzo di cielo, in terra. Scegli ogni ciò che hai. È ciò che sei. Melancolia e sbalzi d’umore, come tramontana, arriveranno ancora. Ma oggi c’è il sole. ‘Eccomi’, dici mentre ti levi. È tutta vita.
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