Pubblicato il 02/02/2020 13:31:20
Un dì pregavo ad ogni affanno o pena ed un sorriso a sera come un lampo breve tagliava ogni traguardo. Or se la bocca soccombe alla parola quel farfugliare è un blasfemo. Così taccio e sopporto un peso che ad un esile corpo non s’addice. La fine del giorno è la mia resa con la lusinga d’una magra quiete Eppur la notte è un fermento… quanto rumore fanno i pensieri mentre il corpo è già vinto!
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