Non è giusto dirlo
non sento questo respiro.
Sola nella stanzetta
piccolina ti abbracci
senza un filo di trucco
domani lavori
sorridi
Non è giusto dirlo
Qua il tuo profumo non arriva
non penetra al di fuori della stanza.
Hai freddo
Io...
Io no.
La luce del lampione
rimane ferma illumina il soggiorno
ancora nella cameretta ,ti giri nel letto
strofinando il cuscino con i lunghi capelli
quelle slanciate gambe accartocciate
sul tuo corpo
Un seno schiacciato dal lenzuolo
Adesso va bene è vero
è giusto sento che
respiri scandendo il tempo
della notte, ti accarezza.
Lasciandoti addormentare
cullandoti nel sonno.
Le coperte si allungano nel letto
a cercare il tuo visino
mentre stai ancora dormendo
la luna, riesce ancora a far splendere la
stanza.
Ricordando
il fascino della notte
I vetri appannati alle persiane
a tracciare almeno loro
più vicini
un ricordo un piccolo segno
sul tuo corpo.
Quelle scapole sulla schiena
si intravedono sulla maglia
sorvolano il letto
aspettando quell'angelo si svegli
guardandomi a distanza
sorridendomi.
Una stella si appoggia al vetro della finestra
Mentre silenziosamente ti muovi nel netto
scuotendo le coperte.
Il materasso ti prende tra le braccia
portandoti dritta- dritta tra i miei occhi.
Quando pensi di essere sola, nella notte
Hai con te stretta
la stella dal vetro che batte
alla finestra
gridando di entrare.
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