EPISODIO 1
E' seduta sulla panchina.
La luce filtra tra le fronde degli alberi creando giochi di luce sui suoi capelli dalle sfumature castano rossastre; intorno la vita gioca a nascondino, in questa distesa di verde, tra bambini che ricorrono palloni colorati e cani che abbaiano giocando tra loro. Intorno la vita gioca ad acchiapparella, tra una coppia di anziani che si tiene per mano ed una giovane ragazza che batte a ritmo di jogging. E lei siede li. Il tempo la accarezza. Lei spettatrice di questo straordinario normale giorno qualunque.
Siede composta, con le gambe accavallate e il suo libro in grembo, ha alzato gli occhi per godere del vento e per godere di questo liquido momento in movimento.
Da lontano lo vede... riconoscerebbe quella camminata in mezzo alle strabordanti folle newyorkesi, riconoscerebbe quella camminata anche da cieca. Lo vede avvicinarsi con quella sua camminata maldestra e morbida, sicura ma rispettosa del terreno che calpesta.
Chiude il libro, con un gesto di inconsueta timidezza si sposta i capelli dietro le orecchie e aspetta, passo dopo passo, il suo arrivo. E finalmente, eccolo lì, davanti a lei.
“Ciao, hai scoperto il segreto della felicità?”
Lei ride, come solo lei sa fare, e poi sentenzia "la felicità é un attimo e va vissuta non va scoperto proprio niente".
Lui aveva pensato per tutto il tratto di strada a quella domanda. Era certo che l'avrebbe apprezzata e si era già immaginato tre o quattro risposte possibili. Aveva applicato il suo algoritmo ansiogeno per non rimanere spiazzato. Ma puntualmente lei lo aveva fatto. E così non restava che lasciare andare tutti i pensieri precostituiti e buttarsi con la prima frase che gli fosse venuta in mente. "La felicità è sovrastimata in effetti, dura un attimo, perché porsi tante domande?". É di nuovo sicuro di aver detto qualcosa di intelligente. Lei però lo guarda con quei suoi occhioni apparentemente gentili e poi quando sembra dover dire chissà quale verità, se ne esce con "ma non mi offri neanche un caffè?". Affanno, stupore, straniamento, il sole negli occhi, tanta voglia di vedere e poi che succede.
"Andiamo - le dice- c'è un bar qui vicino".
"Andiamo - gli dice - abito dall'altra parte della città".
to be continued...
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