È un macigno ora che spingiamo
con l’aiuto di mani e piedi.
Vinceremo questo tempo morto
e il male dentro, necessario.
È un macigno che non ci legheranno
alla caviglia. Tornerà alla memoria
come un’ombra, in una forma
indistinta, spinosa agli angoli.
Il senso c’era e il sogno era
nella forza del pensiero.
Finchè dall’orlo non scivolò una goccia
di cui s’è persa traccia tra le crepe.
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